Gazzetta di Reggio

Reggio

Reggio Emilia

Il segretario Gazza: «Il Pd punta al campo largo per sconfiggere le destre»

Serena Arbizzi
Il segretario Gazza: «Il Pd punta al campo largo per sconfiggere le destre»<br type="_moz" />

Dopo la Festa la road map in vista del voto nel 2024

3 MINUTI DI LETTURA





 

Reggio Emilia «Il Pd lavora, innanzitutto, per creare un campo vincente. Sarà, certo, un campo largo, con cui si punta a costruire una coalizione che tenga dentro tutte le sensibilità progressiste e riformiste per battere le destre».

Non ha dubbi il segretario provinciale del Pd, Massimo Gazza, sullo scenario che si delinea poco dopo la chiusura della Festa al Campovolo. Sul piatto c’è il tema delle amministrative targate 2024. Tema già entrato nel vivo con l’avvio delle consultazioni che coinvolgono numerosi soggetti della società reggiana per la condivisione della scelta del candidato a sindaco.

Gazza, tra i nomi che circolano con più insistenza per il ruolo di candidato a sindaco del Centrosinistra, ci sono l’assessora Annalisa Rabitti, reduce dal successo del Festival di Emergency che ha riscosso grande successo di pubblico, e l’ex assessore Francesco Notari. Che ne pensa?

«Al momento tutti i dirigenti del nostro partito sono a disposizione per valutare un eventuale impegno. Il percorso che abbiamo avviato prevede consultazioni con il coinvolgimento di mille reggiani, indipendentemente dal loro schieramento politico, suddivisi in quattro gruppi con un referente ciascuno. Al termine si faranno le dovute valutazioni».

Primarie sì o primarie no?

«Questa decisione si inserisce nel percorso di consultazione, in cui è prevista proprio la domanda specifica. Che si facciano o meno, il percorso scelto è volto a metterci in connessione con la società reggiana. Se si faranno le primarie, mi auguro che non siano concentrate sui nomi, ma sulla visione della città. In questo senso credo siano percepiti come utili e stimolanti da parte dei reggiani».

Di amministrative si è parlato spesso anche alla Festa appena conclusa. Quali crede siano stati gli ingredienti di maggiore attrattiva quest’anno?

«Dall’offerta politica, il cuore della festa, alla ristorazione che ha fatto registrare numeri record - tenendo conto di due giorni di pioggia e del caldo torrido -, agli spettacoli che hanno portato alla festa un pubblico giovane e variegato, all’orchestra e al liscio che hanno funzionato, così come il bar gestito dai Giovani Democratici. Questi i fattori vincenti, che ha reso possibile una festa intergenerazionale, un elemento positivo senza dubbio. Sottolineiamo, inoltre che la Festa è stata possibile grazie all’impegno di oltre 400 volontari a sera. Ancora una volta la Festa si è dimostrata occasione di incontro e di divulgazione culturale nei confronti della città e del popolo democratico».

Il giro di affari ottenuto dall’ultima Festa supera il milione di euro: sarà utilizzato per ripianare i debiti pregressi?

«Alla chiusura abbiamo divulgato il dato sugli incassi, per conoscere il dato preciso relativo all’utile della Festa bisogna aspettare di chiudere i conti con i fornitori, per conoscere i costi. Stiamo risolvendo la situazione debitoria: il deficit, al momento attuale, ammonta a circa 700.000 euro».

Quanti circoli conta il Pd a Reggio Emilia e quanto sono in sede propria?

«I circoli sono 51 in tutta la provincia. Numerosi sono in affitto. Anche i circoli saranno un presidio fondamentale verso amministrative ed Europee». l