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«Martorano non sarà un hub regionale ma un centro d’accoglienza provvisorio»

Daniela Aliu
«Martorano non sarà un hub regionale ma un centro d’accoglienza provvisorio»

Il prefetto: «Ospiterà i migranti in attesa di collocazione nei Cas attivi sul territorio»

01 settembre 2023
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Val d’Enza Quello di Martorano «non diventerà un hub regionale per i migranti», ma fungerà solo «da centro provvisorio ove ospitare temporaneamente i migranti in attesa di collocazione nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) attivi sul territorio». Un centro che sarà presidiato 24 ore su 24 dagli operatori e curato dalle organizzazioni di volontariato della Protezione civile, che collaboreranno con la Prefettura di Parma. È quanto ha affermato ieri il prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi, durante l’incontro con i sindaci di Montechiarugolo e Traversetolo (Parma) e, in rappresentanza degli enti reggiani, il presidente dell’Unione Val d’Enza, Luca Ronzoni, sindaco di Gattatico. Argomento dell’incontro, l’imminente apertura del centro di accoglienza profughi previsto in alcuni spazi della ex ditta Columbus a Martorano, nel terrotorio comunale di Parma ma vicino all’Enza e quindi al confine con il territorio reggiano.

Il prefetto di Parma, Garufi, ha innanzitutto chiarito il percorso istituzionale che ha coinvolto tutti i sindaci della provincia e che ha portato all’attuale stato di emergenza nella gestione dell’ospitalità dei profughi. Nonostante i proclami dell’attuale governo, gli sbarchi sono progressivamente raddoppiati e continuano ad aumentare.

Ciononostante, dal ministero degli Interni non è pervenuta alcuna soluzione (salvo il Decreto Cutro) che abiliti i prefetti a intervenire d’imperio con la creazione dei Cast (Centri di accoglienza straordinaria temporanea).

Fino al mese di marzo gli arrivi dei nuovi profughi venivano compensati dalle ripartenze; ora la ridistribuzione sul territorio nazionale comporta per la provincia di Parma un sovrannumero rispetto ai posti Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e Sai (Sistema accoglienza Integrazione); esubero quantificato ad oggi di circa il 20-25%. Di fronte a questa situazione, il prefetto ha spiegato la la creazione del Cast di Martorano.

Sono arrivati 15 profughi

Ieri sera nel Parmense sono arrivati i primi 15 profughi, che verranno distribuiti in altri centri di accoglienza già in funzione. La gestione del centro di Martorano sarà delegata al Comitato di coordinamento delle associazioni di volontari e della Protezione civile che nel territorio di Parma ha già operato in passato con ottimi risultati, al quale saranno delegati i compiti della tutela sanitaria, dell’organizzazione del centro e della gestione e integrazione degli ospiti. «Il centro è in fase di insediamento – ha spiegato il prefetto di Parma –. Nel pomeriggio è arrivata la prima struttura temporanea, che dovrà essere installata. Avrà una capacità nominale di circa 100 profughi. Sarà dotato di moduli abitativi, recinzione, portineria e diversi servizi idonei all’accoglienza dei profughi (potenziamento dell’illuminazione pubblica lungo le strade, wi-fi nell’area, bus navetta, corsi di italiano, eccetera). Sarà chiuso durante la notte. Rimarrà aperto per il tempo strettamente necessario, cioè sino alla fine della situazione di emergenza».

«Non è possibile, ad oggi, definire con certezza il numero dei profughi che saranno ospitati e la durata del funzionamento di questa struttura temporanea», ha aggiunto il prefetto, che comunque ha ribadito la sua attenzione «affinché i profughi siano assistiti sia dal punto di vista sanitario, sia relazionale e integrativo», anticipando possibili azioni mirate allo scopo. Ma ha anche sottolineato la sua intenzione di non creare un hub di livello regionale e, soprattutto, di trasferire i profughi, prima possibile, nei centri Cas distribuiti sul territorio.

«Ci sarà comunicazione»

«Abbiamo chiesto di essere coinvolti nell’organizzazione del centro per dare un contributo ed essere informati – afferma Luca Ronzoni – ma la risposta è stata che non è corretto coinvolgere enti non competenti territorialmente, quindi toccherà esclusivamente al Comune di Parma. Ma si manterrà aperto il canale comunicativo. A tal proposito, ci è stato ribadito che c’è gratitudine istituzionale nei confronti del sindaco di Parma, con cui c’è stata totale condivisione».

Mercoledì sera, sempre in prefettura a Parma, si è tenuto un incontro con una delegazione di residenti di Martorano sul tema del centro di accoglienza. All’incontro, presieduto dal prefetto Antonio Garufi, hanno preso parte il sindaco di Parma e alcuni componenti del direttivo delle organizzazioni di volontariato e di Protezione civile. «L’incontro si è svolto in un clima collaborativo e di estrema serenità», si legge in una nota che, a proposito della struttura, chiarisce «fungerà da centro provvisorio ove ospitare temporaneamente i migranti in attesa di collocazione nei Cas attivi sul territorio».l

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