Arriva il cartello della Ztl, in via Emilia scoppia il caos
Nel primo giorno, tante inversioni a “U”, ma sino al 1° ottobre niente multe
Reggio Emilia Semaforo verde. La Ztl in via Emilia Santo Stefano è realtà già dalla giornata di lunedì, anche se nel giorno d’esordio mancavano tutta una serie di dettagli non indifferenti: dalla segnaletica, posizionata erroneamente in piazza Duca d’Aosta, almeno un centinaio di metri prima rispetto a dove dovrebbe stare, all’assenza di vigili incaricati ad informare i più distratti della modifica sostanziale alla viabilità del centro storico.
Ieri mattina, il tiro è stato prontamente corretto: il cartello con il divieto di transito era dove nella posizione indicata già dalle scorse settimane, ovvero all’incrocio tra via Minghetti e via Monte Pasubio; inoltre, la presenza di due vigili urbani che regolavano il traffico e davano le corrette informazioni ai cittadini abituati a passare dalla via Emilia per raggiungere Corso Garibaldi.
Tutto cambiato, anche se per ora niente multe: parte appunto un periodo “soft”, denominato di informazione per consentire ai reggiani – molti dei quali in questo periodo ancora in ferie – di prendere dimestichezza con questa novità che d’ora in avanti dovrà essere presa in considerazione quando si ha l’intenzione di arrivare in centro storico.
Da constatare – questa perlomeno è la prima impressione – un alto senso civico da parte dei cittadini: i reggiani che in auto che ieri sono arrivati fino al bivio hanno ascoltato le indicazioni che arrivavano dalla polizia municipale salvo poi cambiare direzione .
In alcuni momenti si è creato un po di ingorgo, tra inversioni di corsia e stop forzati per reimpostare il navigatore, ma in generale il classico debutto di fuoco non c’è stato.
Tanti anche i passanti, a piedi o in bicicletta, che si sono recati davanti al varco d’accesso alla Ztl per chiedere informazioni o semplicemente per capire l’aria che tirava. Tra questi, davanti al negozio Ginetto Sport, due amici: uno è a favore del provvedimento adottato dal Comune, l’altro contrario.
«In una città che si percorre in 10 minuti a piedi da Santo Stefano a San Pietro non dovrebbe essere un problema così grande arrivare in centro storico senza l’automobile – dichiara Paolo Torciani – I negozianti i cui clienti si fermano in macchina si contano davvero sulle dita di una mano; chi passa di qua sono soprattutto automobilisti che vogliono tagliare fuori la circonvallazione».
«Meno auto, più bici e pedoni: ritengo sia un fatto anche di abitudini. Poi, è allo stesso tempo vero che si possa lavorare per migliorare l’offerta dei parcheggi: a tal proposito- conclude- l’installazione di silo potrebbe essere vantaggiosa per tutti».
Ascolta, accanto a lui, Corrado Tassoni, ma il pensiero è diverso: «Ho delle obiezioni – esterna– la circonvallazione è già intasata in certe ore. Così l’onda verde diventerà viola. I parcheggi che circondano il centro, inoltre, erano già full prima , figuriamoci ora. Ci sarà una pletora di permessi per provare come sempre ad aggirare un disagio».l