Folla per l’addio a Matteo Giavarini «Abbiamo il cuore che sanguina»
A Fosdondo il funerale di Matteo Giavarini 28enne morto nello schianto tra moto e auto
Correggio Un migliaio di persone si sono raccolte nella chiesa parrocchiale di Fosdondo per dare l’ultimo saluto a Matteo Giavarini, l’artigiano di 28 anni titolare della Giavauto rimasto vittima di uno schianto contro un’auto avvenuto venerdì intorno alle 14.30 mentre stava percorrendo, in sella alla sua moto, via della Pace, un tratto di tangenziale che collega Correggio a Carpi. Una marea di gente – dapprima alle camere ardenti dell’ospedale San Sebastiano, poi nella chiesa di Fosdondo – ha voluto abbracciare, simbolicamente, la famiglia Giavarini così duramente provata da una tragedia che ha colpito profondamente anche la comunità di Correggio. Giavarini lascia la moglie Denise Reverberi e i figli piccoli Marco e Chiara (ieri presenti ai funerali), oltre ai genitori Ivan e Federica Lasagni, al fratello minore Tommaso, la nonna Anna, la suocera Antonella e la cognata Stefania con Riccardo e Beatrice. Presenti alle esequie anche la deputata Ilenia Malavasi, ex sindaca di Correggio, che nei giorni scorsi su Facebook aveva scritto un lungo messaggio di cordoglio per la famiglia di Matteo Giavarini; l’attuale sindaco Fabio Testi, eletto due settimane fa; il comandante della polizia locale dell’Unione Pianura reggiana Tiziano Toni; il comandante della caserma carabinieri di Correggio, Giuseppe Martinez. Imponente il servizio di smistamento del traffico da parte della polizia locale, con tutti i parcheggi della frazione occupati, incluso il campo sportivo adiacente alla chiesa.
La chiesa gremita e i sei gazebo approntati sul sagrato dalle onoranze funebri Cabassi per far sedere all’ombra qualche centinaio di persone non sono riusciti a far accomodare tutta a gente accorsa per le esequie: in molti sono rimasti in piedi, sulla strada attorno al sagrato. Chi è rimasto fuori dalla chiesa ha potuto seguire il rito funebre grazie ad alcuni altoparlanti. Il corteo funebre partito dall’obitorio per raggiungere la chiesa di Fosdondo è stato accompagnato anche da una moto da cross di Giavarini, guidata dal fratello Tommaso. Ad accogliere l’arrivo del feretro, sul sagrato, due ali di giovani giocatori della Virtus Correggio in divisa biancoblù, squadra nella quale il padre della vittima Ivan è dirigente, sostenitore e patrocinatore. Sei amici hanno portato la bara di Giavarini dentro la chiesa in spalla, dove il parroco Carlo Fantini ha officiato la cerimonia funebre.
Presenti nell’abside della chiesa anche altri sacerdoti (Alberto Debbi, Gionatan Giordani, Matteo Mioni, Gabriele Valli e Carlo Pagliari), a testimonianza della vicinanza della chiesa correggese e reggiana alla famiglia del 28enne.
«Affidiamo le spoglie mortali di Matteo al Signore che lo ha chiamato a sé – ha detto don Fantini con la voce spezzata dalla commozione –. Non comprendiamo il perché di questa morte, molti interrogativi rimangono senza risposta; non riusciamo a trovare le parole e abbiamo il cuore che sanguina. Ma Signore noi ti ringraziamo per il tempo in cui ce lo hai donato. E vogliamo ringraziare Matteo attraverso i doni che ci ha lasciato qui in terra ed esprimere sentimenti di affetto, stima, riconoscenza e amicizia per lui e per i suoi familiari». Alla fine della funzione sono stati liberati in cielo tanti palloncini azzurri e rosa, poi il feretro è stato trasferito all’ara crematoria.
Lo schianto che ha ucciso Giavarini sul colpo è stato provocato dall’inversione a U eseguita dal conducente di un monovolume Caddy in via della Pace, all’altezza dell’azienda Spal, vicino al distributore Ip. L’automobilista, un tedesco di 64 anni che era assieme alla moglie 67enne, aveva fermato la macchina in una piazzola di sosta, in direzione di Reggio Emilia. Nel momento in cui ha deciso di invertire il senso di marcia stava sopraggiungendo la moto di Giavarini, che si è trovato l’auto in mezzo alla strada e ha centrato la portiera posteriore sinistra. L’impatto non gli ha lasciato scampo.