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Automediche accorpate, i sindacati: «Inaccettabile»

Automediche accorpate, i sindacati: «Inaccettabile»

Cgil, Cisl e Uil dicono no a qualsiasi riduzione dei servizi a Reggio Emilia

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Reggio Emilia «In merito alla notizia che ricorre da diversi giorni di un possibile accorpamento delle automediche, non possiamo che esprimere una forte preoccupazione». Così Cgil, Cisl e Uil provinciali che, pur non avendo ancora ricevuto alcuna notizia ufficiale in proposito, si dichiarano «contrari a qualsiasi riorganizzazione che vada a restringere l'offerta di un servizio determinante per la salute dei cittadini e per la qualità della vita di tutti». I sindacati hanno già inoltrato richiesta di incontro alla Conferenza territoriale socio sanitaria per un confronto sul piano di riorganizzazione dell’emergenza urgenza regionale e sono in attesa di una convocazione.

«Già dai prossimi incontri con l’Azienda sanitaria che avremo come sindacati confederali e di categoria del Pubblico Impiego come da prassi consolidata, il tema dell’emergenza-urgenza sarà tra quelli all’ordine del giorno del confronto». «Siamo consapevoli che le inadeguate risorse economiche dedicate alla Sanità pubblica siano un fatto oramai assodato. Le conseguenze si vedono già con la cronica carenza di tutto il personale sanitario ma non per questo ci sottraiamo alla discussione, anzi vogliamo essere parte attiva del cambiamento, in un confronto reale che è l’unico modo per realizzare un percorso, quello della riorganizzazione dell'emergenza-urgenza, sostenibile soprattutto da un punto di vista della qualità degli interventi e della valorizzazione del personale» concludono Cgil Cisl Uil provinciali. «La pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi vent’anni e anche i fondi del Pnrr, con il blocco delle assunzioni, non riusciranno a garantire il rilancio della sanità pubblica».l

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