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Tutti pazzi per il Giro

Scatta da Scandiano la decima tappa Dopo le salite, in picchiata a Viareggio

Aldo Spadoni
Scatta da Scandiano la decima tappa Dopo le salite, in picchiata a Viareggio

16 maggio 2023
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Scandiano Scatta oggi alle ore 12 da Scandiano la decima tappa del Giro d’Italia che porterà la corsa rosa, organizzata da Rcs Sport, a Viareggio dopo 196 chilometri e oltre duemila metri di dislivello complessivo. Il “foglio firma” con il palco di presentazione delle squadre al Parco della Resistenza e dopo 6,6 chilometri di trasferimento, il via ufficiale con km 0 fissato appena dopo l’abitato di Iano.Una tappa nata per ricordare i 600 anni da quando Feltrino Boiardo, allora signore di queste splendide terre emiliane, ottenne dagli Estensi il titolo di Contea.

Scandiano terra di ciclisti da sempre, con due ex professionisti che oggi saranno in prima fila tra i loro concittadini. Si tratta di Lauro Grazioli, classe 1943, che disputò tre stagioni tra i professionisti, due con la Salamini capitanata da Adorni e una nel 1968 con la storica maglia della Faema, sempre al fianco di Vittorio Adorni e del campionissimo belga Eddy Merckx. La storia del 33enne Eugert Zhupa è molto più recente: arrivato a Scandiano dall’Albania, per la quale ha poi gareggiato anche ai Mondiali, ha iniziato con la Ciclistica 2000 per poi passare professionista nel 2013 e terminare la sua carriera dopo un incidente stradale nel 2019, all’attivo quattro Giri d’Italia, un Fiandre e un Lombardia.

Il tifo reggiano sarà tutto per la Bardiani Csf Faizanè, squadra guidata dalla famiglia Reverberi, e per il luzzarese Mirco Maestri, atleta al suo sesto Giro d’Italia e alla sua seconda stagione con la maglia celeste della Eolo-Kometa.

Tre tra i protagonisti più attesi – il campione del mondo, il belga Remco Evenepoel, Filippo Ganna più volte campione mondiale a cronometro e in pista e oro olimpico a Tokyo e il colombiano Rigoberto Uran – saranno assenti, tutti risultati positivi al Covid. Evenepoel, tra l’altro, dopo la vittoria nella crono di Cesena sarebbe partito in maglia rosa e ora il simbolo del primato lo indosserà Geraint Thomas, che ha due soli secondi sullo sloveno Roglic e 5” su Geoghegan Hart.

Sarà una tappa all’insegna dell’incognita, come tutte quelle che arrivano dopo una giornata di riposo e soprattutto dopo una cronometro come quella di Cesena, corsa sotto la pioggia e che potrebbe aver lasciato tanta stanchezza sulle gambe dei corridori e che prevede subito dopo la partenza ben 87 km di salita.

Da Scandiano la corsa inizierà la sua lunga marcia di avvicinamento alla Versilia, attraversando in territorio reggiano Rondinara, Viano, Baiso, Montefaraone, Carpineti, Felina, Gatta, Villa Minozzo, Governara e Civago per poi sconfinare nel Modenese con la salita che porterà al Gran Premio della Montagna del Passo delle Radici (1.527 m/slm) passando per Piedelagotti. Dopo aver scollinato si entra in Toscana con una trentina di chilometri in discesa prima di affrontare il “muro” di Monteperpoli. Dalla sommità, 75 km tutti in discesa sino alla Versilia con traguardo in piazza Mazzini a Viareggio. Sulla tappa incombe anche il rischio concreto della pioggia sin dal via, con temperatura di 13°, mentre al Passo Radici il termometro dovrebbe segnare solamente 4°. l