«Leo deve tornare a casa». Terza sentenza a favore del piccolo di Novellara
Il piccolo Leonardo, che ormai ha sette anni, dal 2020 vive in Turchia, portato via dal padre. Questo è il terzo pronunciamento del tribunale turco che stabilisce come il bambino debba tornare in Italia a vivere con la madre
Novellara È una buona notizia che si scontra con una realtà, quella delle carte e delle procedure, che di fatto non si concretizza. È il terzo pronunciamento del tribunale turco che stabilisce come il piccolo Leonardo, che ormai ha sette anni, debba tornare in Italia, a Novellara, a vivere con la madre.
Il piccolo dall’inizio del 2020 sta in Turchia, portato via dal padre – un cittadino tedesco di origini turche – che in Italia ha perso su di lui la potestà genitoriale. Da allora la mamma, Ilaria Sassone combatte questa difficile battaglia per riportare in Italia il piccolo, che le è stato strappato proprio quando il tribunale dei minori aveva deciso che toccasse a lei l’affidamento del bambino.
Si tratta della terza sentenza a favore. Questa arrivata dopo che il giudice di secondo grado aveva rinviato al primo un giudizio che si basasse però su una perizia psicologica sul bambino, per determinare se per il piccolo lasciare la Turchia rappresenti dopo tutto questo tempo un danno. «La perizia ha stabilito che per lui non sarebbe un trauma tornare in Italia» spiega l’avvocatessa Giovanna Fava, che segue il caso di Ilaria e Leonardo da tempo.
Eppure, una sentenza come questa non è immediatamente eseguibile. Bisogna ancora attendere tutti e tre i gradi di giudizio. Vuol dire altro tempo, altri mesi preziosi lontani. Con tutte le incognite del caso.
Ilaria è tornata in Turchia per l’udienza anche col padre, così che il bambino potesse stare con il nonno. Un ricongiungimento importante per la famiglia e anche per il bambino.
Ilaria Sassone in questi anni ha scritto a ogni autorità possibile, per ultimi il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Si tratta di riportate in Italia un bambino che è cittadino italiano, portato in Turchia illegalmente. A questo punto, è sempre più evidente che solo un approccio diplomatico tra i due paesi possa far quanto meno arrivare a permettere al bambino di tornare per alcuni periodi in Italia, cosa fin qui sempre priobita.l