La Bardiani Csf sorpresa dal terremoto in Turchia: «Un minuto apparso un’eternità»
La squadra ciclistica reggiana è in Turchia per partecipare al Tour di Antalya. Il ds Donati: «Siamo a 200 chilometri dall’epicentro, è stata una notte lunghissima»
Cavriago Grande paura, nella notte tra domenica e ieri, per la formazione ciclistica del Green Projetc Bardiani Csf Faizané, che è stata svegliata dal forte terremoto che in Turchia ha colpito la provincia di Kahramanmaras, causando distruzione e morte.
Il team cavriaghese, dopo l’esordio turco di sabato scorso a Manavgat, nel Grand Prix Apollon Temple, dove ha ottenuto il sesto posto con Luca Colnaghi nella gara vinta da Sergey Rostovtsev, sta infatti soggiornando in un hotel di Antalya in vista della partenza dell’omonimo tour – in programma dal prossimo giovedì – della storica città fondata dai romani, che si affaccia sul Mar Mediterraneo.
La forte scossa di terremoto ha fatto tremare per oltre un minuto la struttura che ospita la squadra ciclistica reggiana, senza creare comunque danni, essendo posta a circa duecento chilometri dall’epicentro.
Il direttore sportivo e team manager del Green Projetc Bardiani Csf Faizané, Roberto Reverberi, che non è partito insieme alla squadra e si trova in Italia, ha subito contattato il suo collaboratore Alessandro Donati, che ha affermato quanto sia stata la paura in quei momenti.
Queste le parole di Roberto Reverberi: «Ho subito contattato il direttore sportivo Donati che mi ha riferito solo di una grande paura, sia per gli atleti che per i dirigenti, svegliati da un forte boato seguito da una scossa interminabile».
«I ragazzi si sono precipitati fuori dalle stanze, come tutti gli altri ospiti dell’hotel, passando la notte svegli, visto che le scosse di assestamento continuavano».
«L’organizzazione, nella tarda mattinata di ieri, ha poi deciso di annullare la gara che sarebbe dovuta partire giovedì. Nelle prossime ore dovremo organizzare il rientro della squadra e del materiale tecnico».
La scossa maggiore ad Antalya ha superato la magnitudo di 7.5 gradi della Scala Richter, oltre ad altre quattro scosse di assestamento più forti, tutte superiori al 4° grado. Oltre ad Alessandro Donati e ai meccanici e massaggiatori, sono presenti in Turchia gli atleti Giulio Pellizzari, Luca Colnaghi, Alessio Martinelli, Alessio Nieri, Omar El Gouzi, Enrico Zanoncello e l'americano Jared Scott.
Raggiunto a fatica al telefono, viste le linee intasate a livello internazionale, il direttore sportivo Alessandro Donati non nasconde la paura provato in quegli interminabili secondi: «Noi siamo a 200 chilometri dal luogo del disastro e alle 4.17 ora locale ci siamo tutti svegliati per il forte terremoto. È stata una scossa lunghissima di oltre un minuto: siamo usciti dalle camere per vedere se tutto fosse ok e ci siamo affacciati per vedere fuori la situazione e, fortunatamente, dove siamo noi non è successo nulla, il resto di ciò che di disastroso è successo lo avete visto tutti sui circuiti internazionali».
«Il clima che si respira ora – aggiunge Donati – è veramente triste. Stamani, mentre ci allenavamo, abbiamo visto auto della polizia, vigili del fuoco e protezione civile che procedevano verso Sud per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma. La gara è stata annullata, ora attendiamo le informazioni da parte degli organizzatori anche per il discorso rientro; soprattutto dagli aeroporti non abbiamo notizie e quindi non sappiamo ancora i tempi del rientro».
«Da notizie che ci arrivano – conclude – anche gli aeroporti sono stand by: noi stiamo bene, ma qui la situazione è surreale. Lo Stato ha dato l’allerta 4, la massima, e si temono circa 20000 morti sotto le macerie. A guardare la disperazione della gente ci viene voglia di piangere: è una situazione che non auguro a nessuno, ora speriamo solo di rientrare in Italia al più presto». l
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