Escursionista trova una bomba da mortaio vicino a Casalino
Il reggiano, ripresosi dalla sorpresa, ha subito avvisato i carabinieri della stazione di Ligonchio. I militari hanno isolato l’area
Ligonchio «Funghi? No, è una bomba». Così un escursionista ha annunciato sui social network la scoperta casuale, fatta venerdì scorso durante una passeggiata.
L’escursionista si trovava in località La Loggia, nella frazione di Casalino di Ligonchio, quando ha notato un oggetto metallico: il reggiano si è avvicinato e ha constatato che l’oggetto, di forma ovale, era un residuato bellico. Non una bomba seminterrata, come accade di solito, bensì appoggiata sul terreno, tra le frasche, esposta alle intemperie: è questa la particolarità del ritrovamento, non usuale in Appennino e più frequente a Reggio.
Il reggiano, ripresosi dalla sorpresa, ha subito avvisato i carabinieri della stazione di Ligonchio, che si sono recati sul posto per eseguire un sopralluogo. I militari hanno accertato che in effetti si tratta di un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale: per la precisione una bomba da mortaio, piuttosto diffusa nell’ultimo conflitto. Al termine degli accertamenti i carabinieri hanno provveduto a transennare l’area, posizionando un cartello che avvisa del pericolo e vieta ai passanti di avvicinarsi, per ovvi motivi di sicurezza. Dalla stazione di Ligonchio è poi partita la richiesta di intervento agli artificieri dell’esercito, gli unici competenti a far brillare l’ordigno o a rimuoverlo bonificando l’area.
Gli artificieri sono attesi nel giro di pochi giorni: l’area è isolata, non ci sono abitazioni o attività commerciali nei dintorni, perciò non c’è urgenza.
I carabinieri invitano, nel caso di scoperte del genere, a non toccare l’ordigno e a rivolgersi subito all’Arma per seguire la procedura standard di rimozione.