Assalto hacker alla Landi Renzo: stop alla produzione e ritardi
Il gruppo russo Hive attacca i sistemi informatici della società
Reggio Emilia Attacco hacker alla Landi Renzo, con conseguenze che vanno dal fermo delle linee produttive ai ritardi nelle consegne ai clienti.
È avvenuto nei giorni scorsi e la società, quotata in Borsa al segmento Star e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a gpl e metano per autotrazione, ha messo subito in campo tutte le consulenze possibili per ripristinare i sistemi attaccati. Ora il peggio sembra alle spalle.
Ad entrare in azione introducendosi nei server del colosso aziendale reggiano è stato il gruppo Hive, lo stesso che ha colpito Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. Si tratta di hacker di lingua russa, con componenti e affiliati sia russi, sia bulgari, mossi dal denaro, più che dalle ideologie politiche.
La Landi Renzo ha messo in campo una serie di azioni coordinate, riuscendo a circoscrivere il potenziale impatto dell’attacco hacker e facendo sì che nessun dato andasse disperso. La società ha ritenuto opportuno rinviare l’approvazione della terza trimestrale del gruppo al 30 novembre. Oltre alla casa madre reggiana sono state coinvolte, in modo diverso, alcune società all’estero che fanno sempre capo alla Landi Renzo.
«Gli hacker hanno messo fuori uso buona parte dei nostri server – conferma Stefano Landi, presidente esecutivo del gruppo aziendale –. Questo ci ha provocato danni importanti: dal fermo delle linee produttive fino al fermo di tutta la capacità aziendale. Da quando ci siamo accorti del problema, sono subito partite due squadre di consulenti specializzati per rimettere in moto correttamente l’attività. Abbiamo denunciato il caso alla polizia postale, lo abbiamo segnalato al garante per la privacy, ed è stata sporta denuncia alla Procura di Reggio Emilia – continua il patron della Landi Renzo –. Adesso, a una decina di giorni di distanza, siamo ripartiti. Ovviamente, dal momento che abbiamo sedi operative all’estero, anche lì si sono verificati alcuni disagi, anche se in forma minore. Stiamo ripartendo al 100 per cento e contiamo in una ripresa totale nelle prossime ore. Non abbiamo perso dati, ma si sono verificati ritardi nelle consegne».
Landi lancia anche un appello nella veste di commissario straordinario della Camera di Commercio di Reggio Emilia: «Invito le aziende a prestare molta attenzione ai sistemi di sicurezza informatici».
Cristiano Musi, amministratore delegato della Landi Renzo, spiega come ci si è accorti dell’attacco hacker. «Abbiamo notato che non funzionava la posta elettronica – spiega l’ad –. Non funzionavamo nemmeno alcuni computer e siamo intervenuti subito attraverso consulenti e specialisti. Non appena compreso che si trattasse di un attacco informatico, l’azienda è stata isolata dall’esterno per studiare tutto quello che è successo, dopo aver messo in sicurezza il backup. I nostri backup non sono stati intaccati e questo ha permesso di ridurre l’impatto del danno. Per la nostra attività non si parla di perdita di vendite, bensì di ritardi. L’attacco ha riguardato il sistema Ict centrale e ci sono state ripercussioni anche su filiali estere».