Berlusconi punta su Saccani Jotti per il ministero dell’Università
La parlamentare reggiana eletta a Forlì in pole per un ruolo nel governo
Reggio Emilia È reggiana Gloria Saccani Jotti, la deputata di Forza Italia che divide con Anna Maria Bernini la più probabile candidatura a guidare il ministero dell’Università e della Ricerca nel futuro governo Meloni. È nata nella nostra città nel 1956, s’è laureata in Medicina e Chirurgia e insegna Patologia clinica nell'ateneo parmense.
Suo padre era Ferruccio Saccani, primario di oncologia nell'arcispedale Santa Maria Nuova e a lungo presidente provinciale della Lega dei tumori. Da molto tempo Gloria Saccani Jotti vive a Milano. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dal 2009 al 2013 e del consiglio d’amministrazione del Consiglio nazionale delle ricerche.
Dal 2015 è membro dell’Osservatorio nazionale della Formazione medica specialistica e del Comitato tecnico per la Ricerca sanitaria del ministero della Salute. La sua attività di ricerca ha riguardato la caratterizzazione delle neoplasie con l'utilizzazione di metodiche idonee a mettere in evidenza le modificazioni della cinetica cellulare, i fenomeni di destabilizzazione del genoma e l'attivazione di morte cellulare programmata.
Gloria Saccani Jotti è alla sua seconda legislatura. Era stata eletta per la prima volta nel 2018. Da allora fa parte della commissione Cultura e si occupa in tale ambito dei problemi dell'università.
Aveva anche suggerito di reintrodurre il ministero della Ricerca, allora aggregato all’Istruzione, o in alternativa di attribuire a un sottosegretario la delega a tale settore. Quest'anno è stata rieletta nella circoscrizione di Forlì-Cesena. Lo stesso Berlusconi l’ha proposta a capo del ministero dell'Università in virtù della sua competenza specifica e dell'impegno che vi ha profuso nella veste di parlamentare.