«Addio Lorenzo, dolore atroce»
Tutta Rivalta si stringe alla famiglia dell’agricoltore schiacciato dal trattore. La moglie: «Aveva compiuto quel movimento tante volte. L’ho trovato morto»
Reggio Emilia «Mio marito aveva fatto quel movimento tantissime volte. Conosceva molto bene il suo lavoro. Quando sono andata a controllare dove fosse era già morto».
È comprensibilmente sconvolta dal dolore Sabrina, vedova di Lorenzo Giacopelli, l’agricoltore di 70 anni deceduto lunedì sera, schiacciato dall’aratro che stava agganciando al trattore.
L’uomo, titolare dell’azienda agricola che porta il suo nome, lunedì pomeriggio si trovava nel ricovero attrezzi adiacente ai campi in cui vengono coltivati uva e fieno, in via San Tommaso d’Aquino, a Rivalta.
L’infortunio mortale si è verificato tra le 19.30 e le 20 nel capannone, a pochi metri dall’abitazione.
L’agricoltore stava lavorando da solo quando è stato schiacciato dall’aratro che stava collegando al corpo principale del trattore. Giacopelli, padre di due figli di 40 e 37 anni, Marco e Maurizio, e nonno di due nipotine, è stato trovato dalla moglie poco dopo le 21, allarmata perché non l’aveva visto rientrare in casa per cena, quando ormai non c’era nulla da fare per tentare di salvarlo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco da Reggio Emilia, i carabinieri, la medicina del lavoro dell’Ausl, la Croce Rossa e la Croce Verde.
Per il 70enne, tuttavia, purtroppo non c’erano più speranze. E non è rimasto che prendere atto della tragedia, avvenuta in un luogo che Lorenzo conosceva benissimo e in cui lavorava da tantissimo tempo con passione.
«Il ricordo che abbiamo di Lorenzo è quello di un nonno che passeggia con la sua nipotina per mano – ricorda Armando Boccedi, vicino di casa che abita nella stessa via della famiglia Giacopelli – Coltivava uva e fieno ed era uno dei soci della Cantina di Puianello. Negli ultimi tempi diceva di avere mal di testa e soprattutto un gran male alle gambe. Chissà cosa può essere successo in quei terribili momenti...».
«Ci dispiace davvero tantissimo per quanto accaduto – intervengono altri vicini –. Erano quasi le 21, lunedì sera, quando abbiamo sentito la prima ambulanza e un via vai. Poi abbiamo visto la Croce rossa, i vigili del fuoco, i carabinieri... E abbiamo capito che era successo qualcosa di grave».
Anche la vicina di casa Romana Saccheggiani è profondamente addolorata per il grave lutto che ha colpito la famiglia Giacopelli.
«Abitiamo nella stessa strada – aggiunge Romana –. I nostri figli andavano a scuola insieme e condividevano pure i momenti di gioco nella Polisportiva Ambrosiana. È una famiglia d’oro, Lorenzo era una persona buona, lavoratrice, onesta. Hanno proprio i valori della famiglia di una volta. Anche per questo siamo profondamente colpiti da questo lutto. Nessuno se l’aspettava e siamo affranti. Ci si sente impotenti perché si vorrebbe essere d’aiuto il più possibile di fronte a una tragedia che ci lascia atterriti...», conclude Romana.
Ieri si è proceduto all’autopsia per individuare le esatte cause del decesso, che saranno stabilite nelle prossime settimane. E in giornata è anche arrivato il nulla osta per il funerale.
Il rito funebre si terrà domattina, alle 11.15, con partenza dalla Casa Funeraria della Croce Verde in via della Croce Verde 1, per la chiesa parrocchiale di Rivalta, dove sarà celebrata la messa, prima di procedere per il cimitero locale.
Oltre alla moglie Sabrina, ai figli Marco e Maurizio, Lorenzo lascia la nuora Cecilia, Milena e Nilde, nipoti, e i parenti tutti.
Tutta la comunità rivaltese è in lutto per questa perdita improvvisa e ha fatto quadrato intorno alla famiglie fin dalle prime operazioni di soccorso di lunedì sera, dopo la scoperta del corpo nel capannone dell’azienda agricola.