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“Catta”, gelataio e tifoso granata muore per un malore sul lavoro

Adriano Arati
“Catta”, gelataio e tifoso granata muore per un malore sul lavoro

Aneurisma mentre stava servendo una cliente a Salvaterra. Aveva 51 anni

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Casalgrande Persona gioviale, appassionatissima al suo lavoro di gelataio e all’adorata Reggiana. È spirato dopo dieci giorni in condizioni gravissime, Marco Cattani detto “Catta”, 51enne di Salvaterra di Casalgrande colpito da un aneurisma lunedì 12 settembre mentre serviva una cliente all’interno del suo locale, la gelateria Argenta in piazza Castello, nel centro del paese.

Un problema tanto improvviso quanto serio. L’uomo è stato ricoverato prima all’ospedale di Reggio Emilia e poi a quello di Baggiovara di Modena. I tentativi di “risvegliarlo” dopo un periodo di sedazione non hanno avuto fortuna, e un secondo attacco ha portato al decesso nella notte fra venerdì 23 e sabato 24 settembre.

Cattani lascia la sua fidanzata, con cui stava progettando la sistemazione della propria abitazione per avviare la convivenza. Personalità esuberante, stazza massiccia e poderosa, sempre sorridente, era da sempre un amante delle Vespe Piaggio: partecipava a raduni e ne possedeva diversi modelli.

Soprattutto, era un grande tifoso della Reggiana Calcio, squadra che seguiva da decenni all’interno del Gruppo Vandelli, una delle realtà organizzate dei sostenitori granate, partecipando a trasferte infinite, feste e, ovviamente, ad ogni gara possibile.

Il cordoglio del Vandelli

Proprio il Gruppo Vandelli ha voluto ricordare in tanti modi “Catta”, già nei giorni successivi all’aneurisma. Durante l’ultima trasferta ad Alessandria, nella curva ospite era comparso uno striscione a lui dedicato, “Catta tutto il GV lotta con te”, un invito augurale per un miglioramento delle condizioni di salute. Invece, il corpo era stato ormai debilitato dal primo malore, sino alla morte in ospedale.

Nel pomeriggio di ieri, sempre il Gruppo Vandelli ha esposto un altro omaggio, questa volta ben più dolente, nel corso della partita casalinga disputata dalla Reggiana in città contro il San Donato Tavernelle. Un ultimo tributo, unito a un commiato sui canali social del Vandelli, in cui si ricorda la passione di Cattani, così come la sua abilità manuale e la sua capacità di arrangiarsi nelle questioni meccaniche.

«Ciao Catta, hai lottato fino alla fine come un leone ma purtroppo questa battaglia non sei riuscito a vincerla. Impossibile trovare le giuste parole in questo momento. Perdiamo un Fratello. Avevi tanti progetti: la tua gelateria proprio in piazza a Salvaterra, la tua casa, che stavi ristrutturando per costruirti un futuro assieme alla tua ragazza», scrivono i tifosi granata.

«Eri non soltanto un Amico ma anche un punto di riferimento per tanti di noi, sapevi fare ogni cosa. Quando una delle nostre Vespe ci lasciava a piedi, il primo pensiero di tutti era di chiamarti, perché eravamo certi che Tu avresti risolto ogni problema», aggiungono. Prima di chiudere, mesti: «Ci mancherai caro Amico, la Tua simpatia, la Tua disponibilità, la Tua bonarietà a dispetto dei tuoi 100 chili abbondanti di muscoli. Abbraccia i tanti, troppi, Fratelli saliti in cielo, il Vandelli sempre Ti ricorderà e Ti onorerà con immutato affetto. Catta sempre Presente!».