Più bello, moderno e funzionale: il Pala Bigi rinasce nel segno di Kobe
Giovedì 29 la grande festa per la riconsegna dell’impianto alla città
Reggio Emilia Potremmo definirla come una sorta di Giareda laica, perché come per la sagra che ricorda il miracolo di Marchino, anche la riapertura del Palasport Giulio Bigi assomiglia a un miracolo, sia pure laico. E questo per le traversie che questo impianto sportivo, piantato nel cuore della città, più di mezzo secolo fa, ha vissuto negli ultimi due anni. In cui tra un rosario infinito di stop & go è stato comunque rivoltato come un calzino. E oggi è finalmente fruibile per il basket di serie A, per il volley di serie A2 (in ragione di una deroga legata all’altezza dal soffitto), per il calcio a 5 e per tutte le altre manifestazioni sportive indoor che in passato ha sempre ospitato. L’assessora allo Sport Raffaella Curioni ha finalmente una data da spendere pubblicamente: giovedì 29 settembre tutta l’area di via Guasco rivivrà come se fosse ancora la Sagra della Giareda. Ma sarà soprattutto una festa dello sport – di tutto lo sport, da quello di base a quello d’élite – che consentirà di riconsegnare alla città un suo pezzo di storia, simbolo di una precisa scelta politica, quella di non costruire un n uovo impianto.
Scelta dettata anche e soprattutto da ragioni economiche: per costruire un nuovo palasport occorreva un investimento che il pubblico non può permettersi e che nessun privato si è mai mostrato interessato a fare. Da qui la scelta di rimettere a nuovo il pala Bigi – rifacendo parquet e controsoffitto, ma anche e soprattutto riqualificando l’impianto dal punto di vista energetico – un’operazione che è costata complessivamente 2,7 milioni di euro.
Soldi di Comune e Fondazione per lo Sport. «L’effetto wow – assicura Curioni alla vigilia del taglio del nastro – ci sarà, per la qualità del lavoro svolto in questo tempo del cantiere. Una riqualificazione che i professionisti di CaiRe.Pro. hanno curato nei dettagli tenendo conto dei legami che questo immobile del 1967 ha con la città. La qualità dei materiali e l’efficientamento energetico rendono oggi il Pala Bigi uno degli impianti più all’avanguardia anche per la gestione. Un particolare questo, che in questo momento in cui i costi dell’energia mettono tutti in difficoltà rischia di essere decisivo».
Da fuori a dentro
Invero, quando si dice rivoltare come un calzino si deve intendere che il Pala Bigi cambia anche all’esterno. «In questo ambito ci siamo avvalsi degli esperti di Rigenera. E con l’Officina educativa abbiamo ingaggiato due bravissimi street artist (Pietro Anceschi, in arte Stone e Domenico De Lucia che si firma invece Triki, ndr) e abbiamo commissionato loro 5 murales che caratterizzassero l’esterno del PalaBigi: due di questi raccontano il rapporto di Reggio con Kobe Bryant, gli altri tre vogliono essere un omaggio a volley, ginnastica e calcio a cinque.
Il programma
Giovedì 29, l’inaugurazione del Pala messo a nuovo prenderà le mosse proprio dai murales e dai bimbi del nido Otello Sarzi che accoglieranno i visitatori fuori dall’impianto.
Poi, la simbolica presa di possesso del nuovo parquet con la sfilata delle squadre giovanili di basket, volley, calcio a cinque. Dopo il taglio del nastro saluti di rito è in programma una esibizione di basket acrobatico.
Poi i progettisti di Caire.Pro saranno a disposizione per visite guidate all’interno del Palasport pe r conoscere nei dettagli tutto il lavoro svolto in questi mesi. Fuori, intanto sarà festa per tutto il quartiere: i commercianti di via Guasco hanno aderito e ognuno darà il proprio contributo. A fare da sfondo la musica di un dj set.