Gazzetta di Reggio

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Novellara

Ultimo tratto di tangenziale al via gli espropri dei terreni

Alessandro Cagossi
Ultimo tratto di tangenziale al via gli espropri dei terreni

Avviati i contatti tra i proprietari e il Comune L’obiettivo è realizzare i 700 metri mancanti, attesi da anni

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Novellara Sono intercorsi i primi contatti tra proprietari di terreni e Comune in merito agli espropri che permetteranno di acquisire lo spazio necessario per la costruzione dell’ultimo tratto della tangenziale di Novellara, tra la rotonda di via Valle (nei pressi del Mulino di Sotto) e la rotonda già esistente sulla Provinciale 5 per Reggiolo. La realizzazione dell’ultimo tratto mancante, lungo circa 700 metri, darebbe piena funzionalità a un’infrastruttura di cui si parla da vari decenni, la cui costruzione, effettuata attraverso vari stralci, è iniziata nel 2003 senza mai arrivare a conclusione. Una prima procedura di esproprio si era tenuta anni fa, ma una sentenza definitiva risalente al 2018 del Consiglio di Stato (dopo il parere della Corte costituzionale) causa irregolarità amministrative aveva cestinato in toto il Poc che autorizzava il tratto mancante. Da qui l’esigenza, da parte degli enti preposti alla costruzione (Comune e Provincia) di avviare, nel 2020, una nuova istruttoria amministrativa, con una nuova procedura d’esproprio.

«La prima volta, stiamo parlando di anni fa – spiega uno dei proprietari di terreni convocato in Comune a luglio in vista dell’esproprio – mi era stato chiesto di cedere una striscia di terra larga 20 metri per far passare esclusivamente la sede stradale, mentre adesso i tecnici comunali mi hanno preannunciato che il Comune vorrebbe espropriare una striscia di 60 metri perché, stando alle loro parole, vorrebbero creare un’area verde larga 20 metri per lato, con piantumazione di una macchia boschiva parallela alla strada».

L’assessore ai lavori pubblici Alessandro Baracchi, interpellato sul tema, dice che «quando saranno assunte le decisioni definitive, ci saranno gli atti conseguenti».

Il tratto da costruire passa vicino ai limiti del centro abitato a Nord del paese, quindi in zone densamente popolate. Ancora non è emerso se l’eventuale striscia di 60 metri, di cui 40 destinati a verde, sia necessaria per ottemperare al Codice della strada o a normative urbanistiche e ambientali più stringenti rispetto al passato. O se il Comune, nelle sue decisioni finali, opterà per un esproprio meno significativo. I proprietari dei terreni da espropriare ritengono vi saranno altri incontri a breve.

Da via Valle fino a via Reatino esiste lo spazio per espropriare 60 metri di terreno, ma tale ampiezza – sempre se sarà confermata da chi deve costruire la tangenziale – viene meno nel punto in cui il tracciato ipotizzato arriva nel centro abitato. In un tratto di circa 200 metri tra il parco di una villa privata in via Fermi e un parcheggio del quartiere Principessa (la cui costruzione è stata autorizzata dal Comune nei primi anni Duemila in coincidenza con l’approvazione del tracciato definitivo della tangenziale), il punto di luce minimo per il passaggio della tangenziale si riduce fino a 30 metri circa, lasciando solo 5 metri per lato tra strada e case. Stando al parere di esperti in diritto amministrativo, in quel tratto la tangenziale sarebbe troppo vicino alle abitazioni, in base alla normativa vigente.