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Record provinciale a Poviglio, il capoluogo è 27° nel Reggiano

Gabriele Farina
Record provinciale a Poviglio, il capoluogo è 27° nel Reggiano

Nel nostro territorio stanziati 133,37 euro a testa dai bilanci municipali

15 settembre 2022
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Reggio Emilia Poviglio investe mediamente 233,46 euro a testa per il diritto allo studio. Luzzara meno di cinquanta euro a testa (47,32 euro pro capite).

La panoramica scattata da Openpolis può essere suddivisa in 42 immagini, una per ogni Comune della provincia reggiana.

Prima di partire con la suddivisione è bene porre subito una precisazione. «I dati mostrano la spesa per cassa nella missione dedicata al diritto allo studio – specificano i ricercatori –. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa».

Detto ciò, possiamo passare in rassegna i dati. Poviglio investe 1.640.767,92 euro per il diritto allo studio a fronte di una popolazione di 7.285 abitanti. Il valore medio per singolo cittadino è di 233,46 euro.

Al secondo posto nella classifica provinciale si colloca Baiso con 211,45 euro pro capite, frutto di 679.189,54 euro investiti a fronte di un totale di 3.265 residenti.

Il bronzo spetta a Boretto, l’unico altro Comune della nostra provincia a dedicare mediamente più di duecento euro del proprio bilancio al capitolo “diritto allo studio”. Si tratta di 206,25 euro a testa, ovvero 1.075.806,58 euro su una popolazione di 5.345 abitanti.

Il quarto posto è una sfida basata sui centesimi tra Guastalla (196,84 euro a testa) e Brescello (196,76 pro capite). Le cifre totali sono ben diverse (2.909.679,80 euro e 1.117.986,15 euro rispettivamente), come i dati del censimento (15.032 residenti a Guastalla, 5.601 a Brescello).

Le prime dieci posizioni sono completate da Gattatico (194,24 euro a testa), Bibbiano (185,18), Sant’Ilario (184,55), Villa Minozzo (184,39) e Rolo (169,65).

I Comuni dall’11ª alla 26ª posizione si differiscono di circa cinquanta euro pro capite. Sono nell’ordine Albinea (169,23 euro a testa), Toano (168,24), Castelnovo Sotto (165,43), Castelnovo Monti (165,15), Ventasso (153,24), Campegine (151,57), Montecchio (149,72), Novellara (142,90), Rubiera (141,58), Correggio (140,61), San Polo (139,24), Scandiano (136,48), Casina (125,39), Cadelbosco Sopra (124,35), Vezzano (121,83) e Castellarano (119,28).

Reggio Emilia svolge la parte del leone come investimento per il diritto allo studio in senso assoluto (20.204.616,63 euro). Tuttavia, in rapporto alla popolazione (171.944 abitanti) la città del Tricolore si colloca al 27° posto su scala provinciale. Il valore reggiano è inferiore alla media provinciale (133,37 euro pro capite).

La graduatoria reggiana è completata da Casalgrande (118,45 euro a testa), Viano (112,97), Canossa (99,35), Fabbrico (96,76), Reggiolo (95,91), Quattro Castella (93,36), Bagnolo (91,57), Carpineti (75,80), Vetto (67,44), Gualtieri (66,06), San Martino in Rio (61,89), Campagnola (61,40), Rio Saliceto (60,76), Cavriago (56,17) e Luzzara (47,32).

In termini assoluti, Correggio (3.519.909,58 euro) soffia il secondo posto provinciale a Scandiano (3.516.455,49 euro). Seguono Guastalla (2.909.679,80 euro), Casalgrande (2.241.468,76 euro), Rubiera (2.101.638,86 euro), Sant’Ilario (2.048.544,90), Novellara (1.905.333,93), Bibbiano (1.871.086,86) e Castellarano (1.826.855,35).