Gazzetta di Reggio

Casalgrande Più testimoni hanno assistito alla sparatoria davanti alla cassa continua dello sportello Bper di via Radici, dove lunedì sera si è consumata la sparatoria.
Più residenti, inoltre, riferiscono di aver visto la Lancia fuggire all’impazzata verso la rotatoria che interseca via Radici in Monte. Al bar cinese a pochi passi dalla banca, inoltre, hanno udito nitidamente il rumore dei tre colpi di pistola.

«Ho visto un’auto andare via che sembrava sparata da un fucile – confida un residente, affacciato alla finestra al momento dell’assalto al benzinaio –. Altre persone erano presenti. Quello è un luogo dove, in tanti, ci troviamo proprio all’orario in cui è avvenuta la rapina. Facciamo due chiacchiere intorno alle panchine vicine alla cassa continua. Poi, quando si fa l’ora di andare a letto, saliamo in casa. Io ho sentito tre botti e ho visto quella macchina partire come un cannone».
Il barista cinese dice di «aver sentito gli spari, mentre stava pulendo il locale».

Tanti esercenti sono preoccupati di quello che potrebbe succedere.
«La prossima volta toccherà a noi: hanno già colpito la tabaccheria e preso di mira il benzinaio, appostandosi per controllare quando avrebbe consegnato l’incasso – aggiunge un’altra barista –. È solo una questione di tempo e abbiamo paura».
«È un quartiere frequentato da tantissime persone e non hanno avuto paura di sparare a bruciapelo – aggiunge un altro residente –. I malviventi hanno agito in mezzo alla gente: cosa succederà la prossima volta? Chi verrà preso di mira sarà sempre così fortunato da cavarsela oppure no? Ci siamo stancati di questa microcriminalità che mette a repentaglio la nostra sicurezza».