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A Reggio Emilia redditi speculari all’intero territorio

Gabriele Farina
COMUNE DI ALBINEA
COMUNE DI ALBINEA

La forbice è la più stretta in Emilia Romagna: Albinea fa da traino

27 giugno 2022
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Reggio Emilia La differenza non è minima, ma sostanziale. Il nono rapporto Ires consente di mettere a confronto i dati provinciali con le cifre registrate all’interno delle singole province.

L’esempio più lampante per la nostra provincia riguarda i redditi 2021, relativi all’anno di imposta 2020. I ricercatori della Cgil mettono a confronto i redditi medi annui nel capoluogo e in tutta la provincia sulla base dei valori inseriti nella statistica “Self-service” della regione.

In termini assoluti, i lavoratori della città del Tricolore percepiscono in media 22.880,08 euro. È il quinto dato più alto in Emilia Romagna nella classifica guidata da Parma (25.355,48 euro medi annui) e che vede in “zona Champions” Bologna (25.333,48 euro), Modena (25.018,29 euro) e Piacenza (23.370,97 euro).


Estendiamo però la contribuzione all’intera media provinciale. L’analisi Ires mostra che un contribuente reggiano percepisce mediamente 22.170,69 euro annui in provincia e 22.880,08 euro nel capoluogo. La differenza è di 709,39 euro.


Troppo? Mica tanto, anzi. È il dislivello più basso su scala regionale. I riminesi percepiscono 18.212,97 euro in città e 17.428,72 euro in provincia. La differenza è di 784,25 euro, circa 75 euro in più di quanto accade sul nostro territorio. A Ravenna il divario è ancora più marcato: 21.146,3 euro in città, 20.323,25 euro in provincia con una “forbice” di 823,05 euro medi annui.


I tre territori sono gli unici in regione nei quali la differenza nei redditi tra il capoluogo provinciale e la provincia scende sotto i mille euro annui. A Modena l’esempio più clamoroso: un residente ai piedi della Ghirlandina percepisce mediamente 25.018,29 euro, un abitante della provincia 22.369,28 euro con un dislivello di 2.649,01 euro.


Di poco meno evidente la differenza a Ferrara: 22.255,15 euro in città, 19.688,98 euro in provincia con “appena” 2.566,17 di discrepanza. La differenza tra capoluogo e provincia supera quota duemila anche nella capolista Parma: lavorare in provincia d’oltre Enza frutta mediamente 23.163,76 euro, vale a dire 2.191,72 euro in meno di chi ha un impiego nel capoluogo provinciale.


Come insegna il “pollo di Trilussa”, i redditi possono variare molto all’interno degli stessi Comuni e da Comune a Comune. Grazie ai dati Ires è possibile scendere ancor di più nel dettaglio grazie alle elaborazioni effettuate su redditi 2020, come ottenuti dal ministero dell’Economia e delle Finanze.


Nella città del Tricolore il reddito imponibile medio è di 22.880 euro, in calo rispetto ai 23.110 euro dell’anno precedente. Sul gradino più alto del podio si trova Albinea con 26.274 euro annui pro capite nel 2019 fosse andata ancora meglio con 27.302 euro medi annui.


Ad Albinea si concentrano anche i “paperoni” della nostra provincia. La conferma giunge dalla stessa fonte sindacale. Un abitante ogni cinquanta (il due per cento) ad Albinea ha un reddito di almeno 120mila euro, più del doppio di quanto segnato in provincia (0,9 per cento).


Al secondo posto nella graduatoria reggiana, Comune per Comune, ecco Castellarano con 23.912 euro annui pro capite. Nel periodo precedente erano 24.534.


Il confronto è ben più drastico per il terzo Comune nella classifica relativa ai redditi 2020: Rubiera. Un cittadino rubierese ha dichiarato in media 23.699 euro due anni fa. La quota è la terza più alta in provincia. Nel 2019 il valore medio era però di oltre diecimila euro più alto, attestandosi a quota 35.163 euro.


Viceversa, fa un piccolo balzo in avanti l’ultimo Comune in classifica, cioè Ventasso. I 17.662 euro annui percepiti mediamente nel 2020 da un ventassino sono di poco superiori ai 17.599 euro dichiarati nel 2019.


Sotto il limite dei 18mila anche Villa Minozzo, in cui i 17.834 euro medi annui del 2020 rappresentano tuttavia un calo rispetto ai 18.302 euro del 2019. A Vetto la differenza è ancor più ridotta: 18.490 euro nel 2020, 18.880 euro nel 2019.


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