Presa la ladra dell'ospedale Magati di Scandiano
È un’operatrice assunta a tempo determinato e tradita dalle telecamere. I carabinieri chiamati a intervenire dopo mesi di furti ai danni di pazienti e colleghi
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Scandiano Una dipendente dell’ospedale “Magati” è finita nei guai in seguito a diversi furti ai danni di pazienti e colleghi. Per questi episodi, ieri mattina, sono stati chiamati a intervenire al Magati i carabinieri della tenenza locale.
La donna, legata all’Ausl di Reggio da un contratto a tempo determinato, è stata accompagnata in caserma e ascoltata dai militari dell’Arma in merito a questi episodi che ora le vengono contestati.
A incastrarla ci sarebbero le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza installate all’interno dell’ospedale, proprio in seguito al ripetersi di furti e strani ammanchi.
Episodi che, nella corsia e negli uffici di un reparto di degenza dell’ospedale di Scandiano, si stavano verificando già da un po’ di tempo senza che il responsabile fosse stato individuato.
Tanto che, a causa di questi fatti, stava crescendo il malumore tra pazienti e dipendenti.
Fino a quando, ricevute diverse preoccupanti segnalazioni, la direzione sanitaria di concerto con i carabinieri di Scandiano, ha messo in campo provvedimenti preventivi e di controllo, ancora più stringenti di quanto non siano già quelli normalmente messi in essere in tutte le strutture sanitarie per evitare furti e taccheggi.
La collaborazione tra ospedale e uomini dell’Arma non ha mancato di dare i suoi risultati, arrivando proprio ieri mattina, all’individuazione della possibile responsabile dei furti, ovvero l’operatrice sanitaria a tempo determinato ora sospesa dal servizio, proprio a causa dei sospetti a suo carico.
Nella sua abitazione sarebbe stata effettuata anche una perquisizione da parte dei carabinieri. Sulle responsabilità dell’operatrice proseguiranno ora i necessari accertamenti.
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