Lezioni di alfabetizzazione digitale: la scuola media di Reggiolo apre una redazione
L’istituto comprensivo scelto è stato dalla onlus Save The Children per un progetto nel quale si parlerà anche di podcast, Wikipedia, privacy e fake news
REGGIOLO. Si chiama “Connessioni digitali” il progetto in corso alle scuole medie dell’istituto comprensivo di Reggiolo, unica sede in Emilia Romagna e una fra le cento scuole italiane scelte dalla onlus internazionale Save The Children, ente promotore in collaborazione con le società del gruppo Crédit Agricole, per contrastare la povertà educativa digitale e sviluppare competenze digitali chiave per il futuro dei più giovani.
Avviato durante lo scorso mese di gennaio per le classi seconde delle medie di Reggiolo, il percorso è finalizzato all’acquisizione e certificazione di competenze digitali attraverso la creazione di prodotti comunicativi, quali inchieste e recensioni digitali, con inserimenti di voci Wikipedia o realizzazione di podcast da parte dei ragazzi, accompagnati dalla guida dei loro docenti.
È inoltre di alcune settimane l’allestimento completo, all’interno dei locali della scuola di via Volta, di una redazione (“Newsroom Crossmediale”), un ambiente di apprendimento innovativo, coerentemente progettato e donato dagli organizzatori del progetto, affinché ragazze e ragazzi possano raccontare se stessi e la realtà dei loro territori utilizzando opportuni spazi di apprendimento e tecnologie digitali dedicate.
Il progetto, avviato nell’anno scolastico in corso, avrà durata biennale e si concluderà a giugno 2023.
Il contrasto della povertà educativa digitale è una delle sfide più attuali e urgenti. Come emerge da una recente rilevazione pilota di Save the Children, infatti, ancora oggi, un quinto dei ragazzi non è in grado di eseguire semplici operazioni utilizzando gli strumenti informatici, quasi ragazzo su 3 non ha un tablet a casa e 1 su 7 neanche un Pc, l’11% non sa condividere uno schermo durante una chiamata con Zoom o inserire un hyperlink in un testo. Circa il 10% degli studenti che hanno partecipato all’indagine pilota non è in grado di riconoscere una password di sicurezza media o elevata, quasi un terzo (31,1%) pensa che l’età minima per avere un profilo sui social, ad esempio Tik Tok o Instagram, sia inferiore ai 13 anni, circa il 7% pensa che l’età per poter accedere ai social sia 10 anni o meno, e il 30,3% non conosce ad esempio i passaggi necessari a rendere un profilo Instagram accessibile soltanto ai propri amici e non pubblico. Il 56,8% invece non è a conoscenza delle regole relative alla cessione ai social della propria immagine ed il suo utilizzo da parte degli stessi, mentre il 46,1% non è in grado di riconoscere una fake news riguardante l’attualità.
Il progetto promosso da Save The Children, si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica del Cremit (Centro di ricerca sull’educazione ai media all’innovazione e alla tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’implementazione a livello territoriale della cooperativa E.D.I. Onlus.
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