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Il funerale  

L’addio della Roncina al suo parroco Chiesa gremita per don Ennio Munari

L’addio della Roncina al suo parroco Chiesa gremita per don Ennio Munari

Il sacerdote è morto a 97 anni, nella canonica della chiesa dove era assistito dalla badante e dal nipote Messa celebrata dal vescovo: «La tua grande attenzione per i giovani ha portato frutti preziosi»

29 luglio 2021
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reggio emilia. Era la sua parrocchia perché l’aveva fondata e lì, alla Roncina, in tanti hanno dato l’ultimo saluto, ieri alle 15,30, a don Enio (Ennio) Munari, il sacerdote di 97 anni, morto alle 6 del 26 luglio scorso, nella canonica della chiesa, dove viveva assistito dalla fedelissima badante e dai nipoti. Un addio commosso e sentito, celebrato dal vescovo Massimo Camisasca, al quale hanno partecipato un numero talmente grande di parrocchiani da dover collocare tante sedie fuori dalla chiesa. Dopo la funzione e le toccanti parole pronunciate dal vescovo, il corteo funebre si è diretto al cimitero di Scandiano dove il feretro è stato sepolto.

Don Ennio era nato il 28 maggio 1924 a San Valentino di Castellarano ed era stato ordinato sacerdote dal vescovo Beniamino Socche il 29 giugno 1949. Due anni fa aveva festeggiato i 70 anni di sacerdozio. Il 27 maggio di quest’anno era stato colpito dalla morte del fratello don Battista.

Don Ennio Munari è indissolubilmente legato alla parrocchia di Roncina, che ha fondato e guidato per sessantanove anni: dal 1952 al 2015 come parroco, poi fino ad oggi come parroco emerito continuando ad essere un punto di riferimento per la comunità. Appena ordinato presbitero era stato nominato vicario cooperatore della parrocchia di Coviolo, il cui territorio comprendeva anche il quartiere della Roncina e del Villaggio Foscato nella zona a sud-ovest di Reggio Emilia. Fra queste case di periferia don Ennio iniziò il suo ministero insieme a don Alberto Camellini (parroco a Coviolo dal 1946 al 1972) e ad alcuni giovani di Azione Cattolica della parrocchia cittadina di San Giacomo. Don Ennio proponeva in quegli anni incontri di catechismo e momenti ricreativi.

«Don Ennio fu inviato in una zona della città caratterizzata da forti contrapposizioni, e riuscì a farsi voler bene da tutti», ha ricordato don Enrico Ghinolfi, parroco dell’unità pastorale “Santa Maria degli Angeli” comprendente le parrocchie di Regina Pacis, Roncina, Codemondo, San Bartolomeo e Spirito Santo.

«Pazienza, sopportazione, saper attendere i tempi del Signore, non perdere la fiducia: queste sono state le grazie del Signore che mi hanno sostenuto particolarmente nei primi difficili anni», così scrive don Ennio in una recente lettera indirizzata a Camisasca.

Nel 1952 don Munari fu nominato parroco di Roncina, che proprio in quegli anni era stata eretta come parrocchia dedicata alla Sacra Famiglia. Dopo la costruzione della chiesa, don Ennio all’inizio del suo ministero si spese per l’edificazione della scuola materna parrocchiale. Cessata l’attività scolastica, l’edificio in anni recenti è stato adibito all’accoglienza invernale di persone senza fissa dimora e poi a centro d’ascolto di una cooperativa sociale. Nel 2007, accanto alla chiesa fu edificato l’oratorio che ancora oggi è un punto di riferimento per i giovani dell’unità pastorale “Santa Maria degli Angeli”.

Nel 2016 il vescovo Camisasca ha nominato don Munari canonico onorario nel Capitolo della Cattedrale di Reggio Emilia come segno di gratitudine e stima per suo fecondo e infaticabile ministero nella comunità di Roncina. «Permettimi di ricordare in particolare – ha scritto il vescovo a don Ennio in quella occasione – la tua preoccupazione ed attenzione pastorale per i bambini, i ragazzi e per i giovani, con le opere ad essi dedicate con tanto entusiasmo e amore, ma anche con tanto sacrificio, che hanno portato frutti preziosi e continuano ancora a portarne nonostante il mutare dei tempi e delle situazioni».

«Il suo carattere affabile e socievole – ha sottolineato il diacono Luca Riccò – ha permesso a don Ennio di entrare in casa di tante persone dei quartieri di Roncina e Foscato. Finché ha potuto don Ennio ha sempre suonato al campanello di tutte le case della parrocchia per proporre la benedizione. A volte trovava chi non gli apriva la porta, altre volte, proprio per la sua capacità di mediare e dialogare, è diventato amico anche di chi non frequentava la comunità parrocchiale».

«Don Ennio – ha aggiunto don Enrico Ghinolfi – è da tutti ricordato come il padre di Roncina. Il suo lungo ministero sacerdotale accanto alle persone del quartiere lo ha portato ad accompagnare nella fede migliaia di persone e generazioni di famiglie». Anche quando le forze hanno iniziato a venire meno per motivi anagrafici, don Ennio non ha mai voluto fare mancare il suo saluto e il suo affetto alla comunità di Roncina. Il cammino con l’Azione Cattolica ha portato don Munari a diventare vice assistente degli adulti di Azione Cattolica dal 1982 al 1986. È stato anche tra i fondatori della sezione del Centro turistico giovanile del quale è stato assistente per tre decenni.

«E così anche il nostro mitico parroco ci ha lasciato. Persona di grande statura morale, che non ha mai ostacolato il colloquio tra i diversi pensieri, che ha sempre avuto un sorriso per tutti anche per chi abitava al Foscato e non frequentava la parrocchia». Cosi Simonetta Crotti ha ricordato su Facebook don Munari, a nome del centro sociale Foscato. «Don Ennio – ha concluso – sarai per sempre nei nostri cuori, fai un buon viaggio e quando arrivi lassù saluta i nostri cari che ti accoglieranno con tutto l'amore che ci hai donato». —

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