La reggiana Maramotti in polemica si dimette da Destinazione Emilia
reggio emila
Si è dimessa fra le polemiche Natalia Maramotti, ormai ex presidente di Destinazione turistica Emilia, l’ente pubblico fondato nel 2017 che raggruppa i capoluoghi Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
«Avevo chiesto un’indennità ma il governatore Stefano Bonaccini ha detto “no” – ha raccontato l’avvocato reggiano – ne faccio anche una questione di genere. Forse si pensa che il lavoro delle donne possa essere gratuito. E non avevo certo chiesto un salario da manager...». La legge regionale che istituisce le Destinazioni vieta a chi le presiede di percepire indennità in quanto già amministratori pubblici. Così come chi ha ricoperto ruoli in giunta non può avere poteri gestionali all’interno dei cda delle partecipate pubbliche per almeno due anni dalla fine dell’ultimo mandato. Divieti che per la Maramotti sono decaduti essendo stata assessore fino a tre anni fa a Reggio.
A replicare alla Maramotti l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini: «In nessuna delle tre Destinazioni turistiche regionali sono previste indennità. Totalmente priva di fondamento l’osservazione che non sia riconosciuta in quanto donna». —
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