Addio a Fabio Pippia paratleta di basket
Luzzara, aveva 51 anni, da venti era in carrozzina. Il ricordo di Marrello: «Lasci la pesante eredità di crescere questi ragazzi»
LUZZARA. Lutto nel mondo del basket in carrozzina italiano. Sabato, all’età di 51 anni, si è spento all'ospedale di Guastalla, dov’era ricoverato per l’aggravarsi della malattia, Fabio Pippia, detto “Pio”, ex atleta e fino allo scorso anno, membro del direttivo dell’Associazione Sport Disabili Reggio Emilia (Asdre). Fabio, una ventina d’anni fa, era rimasto vittima di un grave incidente stradale. Era stato investito da un’auro e nell’urto aveva sbattuto la schiena su un cordolo di un marciapiede. E per questo aveva perso l’uso delle gambe. Ma la sua forza di volontà è stata superiore alla sua disabilità. E nel 2013 ha abbracciato lo sport del basket in carrozzina. La scomparsa di Fabio Pippia, ex cestista e dirigente dell’Asdre, ha suscitato tanta commozione e incredulità sia a Luzzara, dove abitava, che a Reggio Emilia.
L’ex cestista aveva portato nelle scuole lo sport del basket in carrozzina per progetti relativi al superamento delle disabilità. Il tecnico Matteo Marrello ha ricordato, in una lettera, l’amico e compagno di squadra. «Insieme abbiamo giocato, in quella che per tutti e due è una seconda famiglia, l’Asdre. Tu sei stato con noi tanti anni, non ti so dire quanti e non mi importa nemmeno, perché non è la quantità di anni a far la differenza, ma la qualità dell’ambiente che hai voluto forgiare sia da giocatore che nelle vesti di coach. E quel maledetto autunno del 2018 – scrive ancora Marrello – tu arrivi in palestra ed informi tutti con grande coraggio della tua malattia e dici a tutti che nessuno deve versare una lacrima. Adesso te lo posso dire, io sul momento non l’ho versata, ma dentro di me ho parlato con tono alla John Wayne e mi sono detto “Questo è uno con gli attributi”. Ora lo so mi lasci questa pesante eredità di far crescere questi ragazzi, ma io avrei voluto che tu li vedessi ancora una volta dal vivo».
«Ti prometto che continuerò il lavoro che avete iniziato tu e Andrea che sarà al mio fianco, ma ci sarai anche tu con me e con i tuoi ragazzi. Naturalmente come ti avevano promesso – scrive infine Marrello – il 18 rimarrai sempre e solo tu». Fabio, oltre a praticare lo sport del basket in carrozzina era appassionato anche di paraciclismo per la asd Cooperatori: nell’aprile del 2019, aveva partecipato al 10° Giro d’Italia Handbike. Fabio Pippia lascia nel dolore la moglie Daniela, la figlia Monali, la mamma Alessandra, la sorella Sonia, i cognati, i nipoti, i suoceri unitamente agli amici e a tutti i parenti. I funerali si svolgeranno martedì 4 agosto alle ore 15.30 partendo dalle camere ardenti dell’ospedale di Guastalla per la chiesa di San Giorgio di Luzzara. Al termine il feretro proseguirà per il crematorio. Le ceneri saranno tumulate assieme al padre nel cimitero di Prato di Correggio. Orario visite camera ardente dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17. La famiglia chiede non fiori, ma opere di bene.