reggio emilia
Truffavano i caseifici, arrestati un 58enne e un 56enne
Le indagini dei carabinieri partite dai sospetti di un titolare. I militari si fanno trovare all'appuntamento per la consegna: sequestrati assegni falsi e prodotti caseari
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REGGIO EMILIA. Contattavano telefonicamente i caseifici del modenese a cui ordinavano ingenti partite di parmigiano reggiano e prodotti caseari vari che poi pagavano con assegni falsi ai titolari durante la consegna, che avveniva all’aperto in località ricadenti nella provincia di Reggio Emilia. Per questi motivi i carabinieri delle stazioni di Reggio Emilia Santa Croce e Sestola (Mo) con i colleghi della compagnia di Pavullo nel Frignano (Mo), hanno arrestato, in flagranza di reato, due parmigiani, un 58enne di Langhirano e un 56enne di Salsomaggiore Terme accusati di truffa in concorso.
Le indagini sono partite dalla segnalazione di un titolare, l’ultimo contattato dai due, insospettitosi e rivoltosi per questo ai carabinieri della stazione di Sestola (Mo). In particolare il non aver trattato sul prezzo durante la fase di compravendita e la richiesta di consegna di quanto acquistato su strada con l’indicazione delle modalità di conservazione dei prodotti caseari in maniera non corretta, ha indotto il titolare del caseificio, con sede a Montecreto, a informare i carabinieri di Sestola i quali hanno avviato le indagini con i colleghi di Pavullo nel Frignano.
Di qui il rilievo di effettive anomalie, tanto che gli stessi militari modenesi unitamente ai colleghi della stazione di Reggio Emilia Santa Croce hanno predisposto in via Debeli di Reggio Emilia, località indicata per la consegna, uno specifico servizio di appostamento.
Alle 9 di ieri, giovedì 30 luglio 2020, all’arrivo del casaro con il furgone e dei due acquirenti a bordo di una Fiat Palio i militari sono intervenuti bloccando le parti. Si è così appurato che i due avevano in disponibilità un assegno, risultato falso, compilato per un importo di 1.270 euro intestato al caseificio in questione.
Ma non solo, durante la perquisizione nell’auto dei due i militari hanno trovato oltre un quintale di Parmigiano Reggiano e una trentina di chili di altri prodotti caseari risultati proventi di una truffa portata a termine con le stesse modalità mezzora prima, sempre nel reggiano, ai danni di un altro caseificio di Polinago (Mo).
Accertati i fatti e alla luce della flagranza del reato di truffa i due parmigiani sono stati arrestati e ristretti a disposizione della Procura reggiana,. Il provento delle tariffe è stato restituito ai due caseifici raggirati mentre i relativi assegni falsi usati nella compravendita sono stati sequestrati.