Addestra il cane da caccia in zona proibita e dà false generalità
Cavriago, i carabinieri hanno denunciato un cacciatore di 33 anni di Vicenza che eveva portato il suo Setter in un'area di ripopolamento a Sant'Ilario. Era stato scoperto e multato da una guardia venatoria
CAVRIAGO. Per evitare la multa ha fornito false generalità alla guardia giurata venatoria che, per conto della federazione Caccia di Reggio Emilia, gli stava contestando la sanzione amministrativa relativa all’addestramento del cane da caccia in zona di ripopolamento e cattura. Un escamotage che non ha sortito effetto: non solo si è visto recapitare la multa a casa per la violazione ma è stato anche denunciato. I carabinieri di Cavriago, infatti, a cui la guardia giurata venatoria si è rivolta, sono risaliti alle reali generalità del cacciatore che è finito nei guai con l’accusa di false dichiarazioni sulla propria identità personale a un pubblico ufficiale.
I fatti sono avvenuti la mattina del 18 giugno scorso quando la guardia venatoria, durante un servizio di vigilanza all’interno della zona di ripopolamento e cattura Nuova Quercioli a Sant’Ilario d’Enza, notava un furgone parcheggiato senza alcuna persona nei pressi. Avvicinatosi per effettuare le verifiche, ha notato sul lato opposto della strada, in un campo seminato a erba medica, due uomini intenti ad addestrare un Setter. La guardia si è avvicinata, si è qualificata, ha inviato i due a mettere il guinzaglio al cane e la padrone ha contestato la multa.
Il cacciatore ha però sostenuto di essere senza documenti, ha dato le proprie generalità a voce e si è rifiutato di firmare verbale e dopo poco si è allontanato a bordo del furgone condotto dall’uomo che era in sua compagnia. C' è voluto poco, alla guardia venataria, a capire di aver redatto il verbale a una persona inesistente e si è rivolta ai carabinieri, sporgendo denuncia. Dalla targa del furgone i militari sono risaliti al conducente che ai militari ha dato il numero di cellulare dell'altro cacciatore.
Attraverso l’utenza i militari sono risaliti al acciatore, 33 anni, di Vicenza che è stato denunciato dopo il riconoscimento formale fatto dalla guardia venatoria durante una seduta di individuazione fotografica.