Comer Industries chiude la sede di Cavriago e sposta 150 lavoratori a Reggiolo
CAVRIANO Comer Industries, importante azienda di meccatronica del nostro territorio, ha comunicato alle Rsu, alla Fiom ed alla Uilm di Reggio Emilia la volontà di chiudere lo storico stabilimento di Cavriago e trasferire tutti i 150 lavoratori nell’unità produttiva di Reggiolo.
Una scelta definita "incomprensibile e preoccupante" per il sindacato. “La comunicazione che ci è giunta afferma solo la volontà di attuare il trasferimento entro il prossimo 7 di settembre, senza dare alcuna motivazione - dichiara Enrico Folloni della Fiom Cgil di Reggio Emilia - Il trasferimento riguarderebbe quasi 150 lavoratori diretti, più i somministrati. Lavoratori che in gran parte vivono in Val D’Enza e che vedrebbero aumentare di circa due ore al giorno il tempo di trasferimento da casa al lavoro e ritorno”.
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Una scelta quindi quella della Comer che sconvolgerebbe pesantemente le vite di oltre 150 famiglie, già oggi pesantemente gravate dall’emergenza coronavirus che coinvolge tutti i lavoratori.
“La chiusura di uno stabilimento è sempre un segnale di debolezza di una impresa - affermano Fiom Cgil e Uilm Uil - per questo abbiamo chiesto un incontro urgente per comprenderne le ragioni. Stiamo parlando di una azienda che appena un mese fa ha distribuito 7 milioni di euro di dividendi agli azionisti - sottolineano i segretari generali della Fiom e della Uilm Simone Vecchi e Jacopo Scialla - e che adesso si muove come un'azienda in crisi, chiedendo sacrifici ai lavoratori. Ascolteremo le motivazioni dell’azienda, ma per noi resta inconcepibile questo comportamento”.
Per la giornata di martedì intanto sono state organizzate le assemblee sindacali con i lavoratori interessati di Cavriago, e nei prossimi giorni verranno effettuate anche negli stabilimenti di Reggiolo e Pegognaga, nel mantovano.
“I lavoratori e le loro famiglie sono persone, non robot, vanno rispettate e pretenderanno di essere rispettati - concludono i sindacati -. Noi ci aspettiamo una forte contrarietà da parte degli operai coinvolti, ma saranno le assemblee di domani a decidere quali iniziative prendere”. Infine, le Rsu e le organizzazioni sindacali hanno dichiarato il blocco delle prestazioni straordinarie e della flessibilità per questa settimana.