Riaprono le poste di Asta e Ramiseto
Villa Minozzo e Ventasso, la decisione presa per evitare code e assembramenti. Manghi: «Le pensioni saranno pagate in sicurezza»
VILLA MINOZZO.«Per le prossime consegne delle pensioni, alcuni degli uffici postali del Crinale, oggi chiusi, saranno riattivati».La rassicurazione arriva da Giammaria Manghi, capo di gabinetto della presidenza della Regione, attivatosi nei giorni scorsi con Poste Italiane dopo i problemi che si sono verificati fra Villa Minozzo e Ventasso nel periodo del ritiro delle mensilità pensionistiche.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:site:1.38661817:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/image/contentid/policy:1.38661817:1649780107/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
A fine aprile, ai due uffici oggi funzionanti, si aggiungeranno momentaneamente quelli di Asta e di Ramiseto, oltre a Ligonchio già attivato alla fine di marzo. Cosa era successo? Nel Crinale, moltissimi pensionati sono abituati a ritirare negli uffici postali, in contante, quanto loro spetta. Tanti sportelli, però, sono stati chiusi per via dell’emergenza. E in territori molto ampi, ma poco popolati come Ventasso e Villa Minozzo, tanti punti periferici hanno sospeso l’attività. Per Villa, è attivo solo il capoluogo, per Ventasso solo lo sportello di Busana. Già di suo il disagio è evidente: un abitante può essere costretto a farsi venti o trenta chilometri su strade non sempre semplici per le sue esigenze.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:site:1.38661815:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/image/contentid/policy:1.38661815:1649780107/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
Per ovviare al problema, il ministero competente e le Poste hanno anticipato il versamento del denaro e calendarizzato i ritiri, seguendo l’ordine alfabetico del cognome, così da spalmare gli ingressi su più giorni ed evitare assembramenti.Il problema di Villa e Ventasso è che con un solo sportello aperto la fila si è comunque generata, e in luoghi non pensati per code con distanze di sicurezza. A Busana, gli utenti in attesa si sono ritrovati in mezzo alla strada, proprio quando il vento e il freddo erano tornati a bussare. I sindaci Elio Ivo Sassi di Villa e Antonio Manari di Ventasso si sono lamentati, così come i sindacati pensionati. Manghi, ex presidente della Provincia, oggi impegnato in Regione, ha contattato il responsabile di Poste per l’Emilia, Giovanni Zunino, per chiedere una soluzione.
[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:site:1.38661816:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/image/contentid/policy:1.38661816:1649780107/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
La risposta è arrivata: «In attesa di capire come evolverà la situazione, almeno per la prossima tornata di ritiro pensioni Poste garantirà l’apertura degli sportelli di Asta e Ramiseto. A fine marzo anche Ligonchio era stato aperto solo per le pensioni. Allargheremo ad altri due punti», spiega il capo di gabinetto della presidenza regionale. «Mi sono confrontato con i sindaci per capire le esigenze e la logistica. Con Ramiseto e Asta aperti per le pensioni dovremmo cancellare gran parte dei disagi» aggiunge. Su Asta potranno gravitare anche gli utenti villaminozzesi che abitualmente vanno a Gazzano, mentre con Ramiseto si servirà tutta la larghissima zona che da Ramiseto porta al Lagastrello, e anche alcuni utenti di Collagna, fra Vallinsera e Cerreto che, diversamente, possono comunque puntare verso Busana.
Un altro timore, serpeggiato al momento delle prime, inevitabili chiusure, era che i presidi postali – fra i pochi ancora presenti nel Crinale – rischiassero di chiudere senza più riaprire. Nessun pericolo, garantisce Manghi: «Ho parlato con il responsabile Zunino, non c’è alcuna idea di chiusura degli sportelli. Ad oggi non c’è nessuna volontà di ridurre le presenze sul territorio, nemmeno nelle zone più periferiche».