Morto l’imprenditore Falavigna fondatore delle omonime Officine
Aveva 92 anni. Lascia la moglie Marina, il figlio Daniele e la figlia Daniela, che lo hanno seguito nell’attività. Il funerale si è svolto sabato. Cordoglio degli Industriali
REGGIOLO. È morto venerdì 20 marzo, all’età di 92 anni, dopo lunga malattia, Pasqualino Falavigna, fondatore nonché ancora presidente e legale rappresentante delle Officine Falavigna Spa, con sede principale in via Magellano 13. Il funerale si è svolto sabato con le restrizioni imposte dalla situazione di emergenza dovuta al Covid-19.
Grande il cordoglio in paese e la partecipazione al lutto anche dal mondo imprenditoriale, in primis l’associazione industriali di Reggio Emilia, per voce del presidente Fabio Storchi.
Un imprenditore, Falavigna, con le spalle rese larghe dalla vita, capace di trasformare il mestiere di carpentiere, appreso dal nonno Agide, quando era ancora poco più che bambino nell’immediato dopo guerra, in un’attività imprenditoriale che ha saputo crescere e innovarsi, morire e rinascere dopo il grave lutto della perdita di un figlio ancora giovane. Ma le prove che la vita gli ha posto di fronte, Falavigna, ha saputo superarle, affiancato dalla moglie Marina Rabitti e dagli altri due figli, Daniele e Daniela, che lo hanno seguito nella conduzione dell’azienda, specializzate nella lavorazione dei metalli.
Dopo la morte, a soli 27 anni, del primogenito Renzo, nel 1975, in seguito a complicanze dopo un intervento chirurgico, Falavigna, oppresso dal dolore, decise di vendere l’attività, già cresciuta e consolidata a San Girolamo di Guastalla. A comprare fu nientemeno che Vittorio Bertazzoni, che aprì qui i primi capannoni di un’azienda che poi divenne leader nel settore, la Smeg.
Poi, negli anni ’80, la ripartenza delle Officine Falavigna, nell’attuale sede e l’ampliamento con altri due vicini capannoni. —
m.f.. © RIPRODUZIONE RISERVATA.