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La sorella di Campani aiuta il padre 98enne dell’omicida

La sorella di Campani aiuta il padre 98enne dell’omicida

Italo Guidotti si trova ricoverato al Magati di Scandiano, la donna lo va a trovare. Gli amici: «Questo dice da quale rapporto fossero uniti Giorgio e il Picchio» 

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viano. In questi giorni, in cui il figlio Giampietro è in custodia cautelare in carcere, Italo Guidotti, 98 anni, ricoverato da una settimana al Magati di Scandiano, viene seguito anche proprio dalla sorella della vittima, Ines Campani.

Dopo la morte, un anno fa, della figlia, la sorella di Giampietro, presso la quale viveva, l’anziano era tornato nella casa di famiglia a Borgo Visignolo, dove abitava con il figlio Giampietro. I due erano rimasti soli: tra padre e figlio c’è sempre stato un legame molto forte. Tanto che potrebbe avere avuto molto peso nella furia omicida di Guidotti la convinzione che il padre, ricoverato da una settimana al Magati, stesse ormai per morire. Il 58enne, prima dell’omicidio, aveva addirittura comprato un abito nuovo per l’anziano e si era informato per il funerale. Mentre invece ora le condizioni del 98enne sembrano un poco migliorate.

«È uno shock per tutti – ha ripetuto ancora ieri, durante il funerale di Campani, chi conosceva lui e conosce Giampietro Guidotti, detto da tutti “Picchio” – Giorgio e Giampietro erano amici ancora prima della scuola. Le case dei genitori a Borgo Visignolo, dove loro sono nati e cresciuti, sono, praticamente, una di fianco all’altra. Screzi, forse, ce ne erano anche stati negli anni. Per una donna? Non lo possiamo escludere. Di che genere di amicizia stiamo parlando, comunque, lo dimostra il fatto che, in questi giorni, è proprio la sorella di Giorgio, Ines, che va all’ospedale per prendersi cura del padre di Giampietro».

«Incredulità e dispiacere sono i sentimenti di tutti – ha rimarcato don Krankowski – Impossibile per molti darsi un perché». —

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