Gazzetta di Reggio

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Venduti all’asta i bolidi del maxi evasore Ruffini, uno va all’ambasciatore del Kuwait

Tiziano Soresina
Venduti all’asta i bolidi del maxi evasore Ruffini, uno va all’ambasciatore del Kuwait

Il diplomatico del Kuwait si è aggiudicata una delle otto auto di lusso vendute all’asta. Incassati oltre 800mila euro

03 febbraio 2019
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REGGIO EMILIA. Ora su una delle auto di lusso sequestrate al 74enne Aldo Ruffini scorrazza nientemeno che l’ambasciatore del Kuwait. Il diplomatico del Paese arabo se l’è aggiudicata nell’asta online effettuata di recente dall’Istituto di vendite giudiziarie (Ivg) di Reggio Emilia e che si è tramutata in un autentico successo.

Gli otto bolidi in vendita sono stati infatti piazzati velocemente – in alcuni casi a colpi di rilanci da 5mila euro a “botta” – che hanno fruttato oltre ottocentomila euro. Hanno, quindi, un nuovo proprietario una Porsche 911 GT2 (del 2008), una Mercedes Benz 190 Sl (del 1961, da considerarsi un’auto d’epoca), una Lamborghini Diablo VT Roadster (del 2002), una Mercedes Benz S 63 Amg (del 2015), una Porsche 911 GT3 RS (del 2016), una Mercedes Benz Sls Amg (coupé del 2010), un’Audi RS3 Sport-back S-tronic (del 2015) e una Mercedes Benz Gla 45 Amg 4Matic (del 2014). Macchine prestigiose da ricchi collezionisti, ma non è escluso che nell’asta qualcuno si sia voluto togliere per la prima volta lo sfizio di mettersi al volante di una macchina lussuosa, veloce e di grande confort.

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Smantellato, definitivamente, un parco-auto incredibile, confiscato ad un commerciante – originario di Vetto ma ora residente a Reggio Emilia – ritenuto dagli inquirenti un maxi evasore. Conosciuto come “Il legenda”, la storia giudiziaria di Aldo Ruffini parte nel 2016 con una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal tribunale, che aveva messo i sigilli al patrimonio del 74enne: un appartamento a Reggio Emilia, due in località turistiche – a Desenzano sul Garda (Brescia) e Forte dei Marmi (Lucca) – ma anche auto di lusso, cassette di sicurezza, contanti, conti correnti e dossier titoli per oltre tre milioni.

Poi il supplemento di indagini con il bottino cresciuto a dismisura, includendo anche centinaia di oggetti di pregio, gioielli, mobili, quadri. La confisca era scattata nei mesi scorsi, per un patrimonio complessivo di 24 milioni di euro, disposta in primo grado dal collegio giudicante composto dai magistrati Cristina Beretti, Andrea Rat e Stefano Catellani.

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Fra i beni, anche nove auto di lusso, otto delle vendute ora all’asta sul sito dell’Istituto di vendite giudiziarie, secondo quanto disposto dall’amministratore giudiziario, Andrea Scerrino.

La nona auto, una Mercedes – con un minor valore e con minori spese di gestione – è stata assegnata alla Guardia di finanza, secondo quanto previsto dalle norme in materia, che ne consentono l’assegnazione temporanea a corpi di polizia.