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Firmata la fusione per incorporazione in Olmedo Spa della società Aricar

Firmata la fusione per incorporazione in Olmedo Spa della società Aricar

Il gruppo di Bibbiano ingloba oggi una divisione sanitaria che vale circa il 40% del fatturato globale, pari a 50 milioni 

10 gennaio 2019
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BIBBIANO. Come le più belle storie a lieto fine, ma in questo caso il principe azzurro non arriva sul cavallo bianco ma con un pulmino attrezzato colmo di tanta volontà e voglia di fare. Questo l’epilogo dell’acquisizione di Aricar Spa (eccellenza Europea nell’ambito dell’emergenza su ruota) con la fusione per incorporazione in Olmedo Spa. L’operazione è stata formalizzata negli ultimi giorni di dicembre con efficacia al 1° gennaio 2018, data in cui la storica società di Cavriago nata nel 1951 è stata formalmente incorporata in Olmedo Spa. L’operazione di integrazione ha avuto quale consulente societario e fiscale lo Studio Ppi & Partners di Reggio Emilia.

Nel mercato in recessione dove ormai le fusioni risultano sempre più spesso step obbligati di efficientamento più che percorsi di consolidamento, quella di Aricar in Olmedo racchiude nel profondo qualcosa di diverso. Tornando indietro di quasi settant’anni, infatti, il “presidente” Olmedo Quintavalli che fondò la società Artigiani Riuniti Carrozzai (oggi Aricar), fu lo stesso a cui gli eredi Giuseppe e Luca dedicarono a distanza di quasi quarant’anni dalla morte l’azienda del Ghiardo di Bibbiano; quella Olmedo Special Vehicles che nel 2004 partendo da zero iniziò un percorso di crescita sensazionale intrecciando storie di persone cresciute insieme poi separate per scelte di vita, ad intenti di crescita volti a consolidare un intero settore: quello della carrozzeria speciale.

Processi che da quel giorno non si sono più fermati, portando la gamma di veicoli speciali ed ambulanze a quella che oggi si pone come la più completa e innovativa del mercato nazionale ed europeo unita a quelle caratteristiche di prodotto sanitario che da sempre la pongono per qualità, estetica, sicurezza come “la Ferrari delle ambulanze”.

L’operazione di fusione, ultimo step di una serie di investimenti iniziati nel 2016 e mirati all’unificazione di magazzini, sistemi gestionali, flussi logistici, dà seguito a quel processo industriale iniziato nel 2005: oggi con la fusione di Aricar da parte di Olmedo, il gruppo ingloba da oggi una divisione sanitaria che vale circa il 40% del fatturato globale, pari a circa 50 milioni di euro. Uno step necessario per consolidare quanto fatto dalla società in 15 anni, da interpretare come ulteriore tassello evolutivo di un gruppo forte di tre distinte divisioni automotive: special vehicles (disabilità e mezzi speciali), ambulance division (ambulanze e veicoli sanitari), off-road division (fuoristrada ad uso professionale).

La società punta già all’attuazione del piano industriale recentemente presentato dal presidente Luca Quintavalli e dal socio nonché responsabile delle operazioni Giovanni Tarabelloni per il prossimo quinquennio (2019-2024). «Abbiamo chiuso un’era – afferma Quintavalli –. Gli anni della “reunion”, caratterizzati da sforzi immani volti a garantire continuità al patrimonio del nostro settore ed al know how figlio di generazioni di artigiani, può dirsi concluso. Da oggi potremo finalmente esprimere il potenziale dei nostri prodotti anche sanitari, rivisti e ridisegnati dal 2016 nel compound più esclusivo d’Europa, Aricar. Inizia la sfida al mercato globale: nessuno come noi, per storicità ed esperienza, ha mai ottenuto tanto in così poco tempo. «Il futuro? – prosegue Quintavalli –. Siamo già concentrati sui processi che hanno l’obiettivo di completare entro il prossimo quinquennio l’integrazione di due ulteriori divisioni automotive su cui l’azienda ha già deliberato importanti investimenti». —

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