Gazzetta di Reggio

Reggio

Cartello per i ladri dopo il furto: «Ridateci almeno le scarpe spaiate»

Ambra Prati
Il cartello appeso davanti al negozio Spagni Due dopo i furti
Il cartello appeso davanti al negozio Spagni Due dopo i furti

Reggio Emilia, doppio colpo a distanza di pochi giorni da Spagni Due. Rubati il fondocassa e numerose scatole di calzature

28 dicembre 2018
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REGGIO EMILIA. “Ai ladri che per la seconda volta in otto giorni sono venuti a rubare e che sicuramente ripasseranno di qua, chiedo di riportare davanti al negozio le mezze paia che non possono usare: evitiamo così di buttare quelle che ci sono rimaste spaiate”. Il cartello, appeso per alcuni giorni alla vetrata del negozio Spagni Due Calzature di via Antonino Franzoni 1 (angolo piazza San Prospero), è stato tolto ieri mattina. «Tanto i malviventi non ci restituiranno nulla e l’unico effetto sortito è che la gente si fermava a chiederci cosa fosse accaduto», è stata la chiosa di Lorena Palacios, 54 anni, dipendente del punto vendita del centro storico, preso di mira due volte in poco più di una settimana.
 
I DUE RAID
Il primo raid è accaduto nella notte tra il 12 e il 13 dicembre. «Era un giovedì mattina, quando ho infilato la chiave nella toppa e mi sono accorta che la porta d’ingresso era aperta – raccontato l’addetta – Sono entrata e la prima cosa che ho visto è stato il registratore di cassa per terra, vuoto. I ladri avevano rovistato dappertutto, salendo anche al piano di sopra. Mancavano una trentina di paia di scarpe, ma il danno maggiore era la somma in denaro, consistente, visto il periodo natalizio: in cassa c’erano 2.750 euro in contanti».
 
Il secondo colpo è avvenuto sempre di notte, tra mercoledì e giovedì della settimana prima di Natale, tra il 19 e il 20 dicembre. «Anche in quell’occasione sono entrati forzando la serratura in ferro sopra la maniglia della porta: devono aver usato un passe-partout o degli attrezzi da scasso».
In questo caso nel fondocassa c’erano pochi spiccioli, «30 euro che avevo lasciato per il resto, denaro non ne teniamo più dopo quel precedente».
I ladri, che stavolta non sono saliti al piano superiore «perché hanno capito che c’era merce di valore inferiore», hanno fatto razzìa delle scarpe in esposizione. «Hanno scelto la merce più preziosa, prendendo intere file di calzature da 49 euro in su: stivaletti con inserti in pelliccia, scarpe con il tacco e gli strass, sneakers particolari. Abbiamo passato il fine settimana pre-vigilia facendo l’inventario: mancavano 90 calzature».
 
Con un particolare: i malviventi hanno lasciato i campioni in esposizione e hanno arraffato le scatole dietro, non rendendosi conto che in diversi contenitori c’era una sola scarpa perché l’altra era esposta in vetrina. Da qui l’appello ai ladri da parte del proprietario, Erminio Spagni, che ha portato le scarpe spaiate nel negozio di viale Umberto I.
 
«Dovremo buttarle – commenta la dipendente – La merce sarà venduta in qualche mercatino a prezzi stracciati. Vorrei andare a vedere tra le bancarelle: io le mie scarpe le riconosco». Totale del danno, alcune migliaia di euro.
 
LE INDAGINI
Il titolare e le commesse si sono stupiti soprattutto per la modalità del colpo. «Quello che ci lascia perplessi è che si possa compiere un furto così in pieno centro storico. Per caricare tutte quelle calzature la banda doveva avere un’auto o un furgone vicino, è impossibile che fossero appiedati. Se noi passiamo in auto dai varchi del centro ci arriva subito la multa, possibile che con tutte le telecamere attive nell’esagono non si possa risalire al veicolo dei ladri? Speriamo che i carabinieri li trovino».
 
E resta il timore che i ladri, che dovevano essere almeno tre, abbiamo fatto in precedenza un accurato sopralluogo. «Sono andati a colpo sicuro: significa che sapevano già qual era la merce appetibile. Ora ogni volta che entra un cliente strano ho dei sospetti». —