Ecco la nuova automedica donata dal popolo nomade
Grazie ai 26mila euro raccolti col concerto, la band completa il finanziamento Oltre mille fans hanno applaudito anche i tanti volontari in divisa rossa
Mani che applaudono, voci che cantano e tanta voglia di fare del bene. Questo è lo spirito con cui 1200 persone hanno partecipato ieri sera al concerto di beneficienza organizzato dalla Croce Rossa di Reggio Emilia che ha visto lo storico gruppo reggiano dei Nomadi.
Il palazzetto di via Guasco è stato teatro di una gara di solidarietà che ha permesso la raccolta di 26mila euro, che verranno utilizzati per completare il finanziamento di una nuova automedica già in servizio ed esposta all’esterno dell’edificio, e i festeggiamenti per i 55 anni di carriera della band. Come aveva anticipato i giorni scorsi lo stesso Beppe Carletti, membro cardine dei Nomadi, si è trattata di una serata diversa, una serata dove l’informazione e l’impegno dei volontari doveva venire al primo posto aiutato dalle loro canzoni. Su ogni sedia, infatti, era presente un opuscolo dove si potevano leggere alcune delle attività che svolge l’associazione di promozione sociale, ed inoltre all’ingresso era presente uno stand per fare domande, compilare il modulo di candidatura per divenire membro e acquistare panettoni e doni di Natale a sostegno delle missioni che ogni giorno vengono compiute.
Ad applaudire i nomadi e gli uomini in divisa rossa sono stati i fans reggiani più affezionati, quelli provenienti da altre città e cittadini desiderosi di fare del bene passando una serata divertente ed emozionante. Dopo un breve filmato relativo alla Croce Rossa c’è stato l’intervento del presidente della sezione reggiana, Roberto Piro e del volontario Roberto Rinaldi, a cui è seguita una dimostrazione pratica da parte di altri tre della manovra di distruzione pediatrica. Ad aprire il concerto sono stati un duo di giovani rapper accompagnati dal musicista Luca Anceschi con Sabrina Dolci che ha eseguito due suoi inediti prima di presentare i tanto attesi Nomadi.
Le mani che battono a tempo mentre su un maxi schermo compaiono foto e ricordi dei musicisti, tra tutti Augusto Daolio. «Devi percorrere migliaia di chilometri prima di essere nomade», la frase che ha anticipato il primo brano “Siamo Noi”. Filmati toccanti, significativi o semplici fermo immagine, hanno accompagnato ognuno dei 28 brani suonati durante il concerto. Brani storici ed indimenticabili si sono alternati a quelli più recenti, riempiendo il palazzetto di emozioni. “Gli aironi neri” è stata dedicata al fondatore scomparso del gruppo, Augusto, con una frase toccante dell’attuale frontman Yuri Cilloni: «Sempre qui con noi, chi non si dimentica non muore mai». Altre canzoni come “Senza nome” o “Canzone per un’amica” sono state cantate ricordando il lavoro che fanno ogni giorni i volontari, rischiando la loro vita per quella degli altri, e a persone care che non sono più tra noi. Assoli di violino e fisarmonica sono stati eseguiti da Sergio Reggiolo e Beppe Carletti incalzati dal basso, dalla batteria e dalla chitarra rispettivamente di Massimo Vecchi, Daniele Campani e Cico Falzone. I Nomadi assieme alla Croce Rossa ieri sera hanno voluto dimostrare che da soli non si può andare avanti perché siamo tutti dei vagabondi. —