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Esercitazione militare lo scalo di Dinazzano diventa scenario di guerra

Elisa Pederzoli
Esercitazione militare lo scalo di Dinazzano diventa scenario di guerra

Cento militari nel campo allestito dal Genio ferrovieri per la simulazione Il generale Tota: «Attività come queste utili anche per emergenza da calamità»

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Lo scalo merci di Dinazzano “trasformato” in uno scenario bellico. L’ambientazione è il corno d’Africa. L’ipotesi è che lo stato Kamon sia l’aggressore che invade Lakute per impossessarsi delle sue risorse idriche, mentre lo stato confinante di Tytan è sotto minaccia. Una risoluzione Onu ordina l’intervento militare.

L’EsERCITAZIONE

É questo il cuore dell’esercitazione multinazionale “Golden Wings” che in queste settimane sta coinvolgendo diverse parti d’Italia: da Piacenza a Firenze, da Siena a Grosseto, da Monte Romano a Sabaudia. Un pezzo di questa attività si è svolta allo scalo casalgrandese: è la “Smart Sapper 18” guidata dal Comando genio e condotta dal Reggimento Genio Ferrovieri.

In questi giorni, accanto ai tir e ai container che fanno da consueto scenario dello scalo sono comparse le tende del campo attrezzato. In tutto, in azione ci sono stati un centinaio di militari - la forza armata del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) e il Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (Treviso) – che hanno simulato la completa gestione da parte del genio ferrovieri di uno scalo ferroviario, sia per la parte sicurezza che per la parte di manovra. Ieri – alla presenza del generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota e del comandante delle forze operative terrestri di supporto, il generale di brigata Francesco Bindi, del sindaco Albero Vaccari e Gino Maioli della Dinazzano Po e Paolo Paolillo di Tper – i militari hanno simulato la gestione di un treno in arrivo e il suo instradamento. In seguito, il coordinamento ha effettuato il controllo e lo smistamento di un gruppo di profughi in fuga, idealmente trasferiti a bordo di un treno negli ospedali da campo. “Arriveranno” a Foligno, dove oggi si terrà il passo successivo dell’esercitazione con la Protezione civile.

IL GENERALE

«Sono sette le regioni coinvolte i questa esercitazione, finalizzata a evidenziare le diverse capacità specialistiche. Qui, quelle del Genio ferrovieri - ha spiegato il generale Tota - che è chiamato a gestire emergenza e movimento di materiali e profughi sulla linea ferroviaria. Si tratta di esercitazioni che, così complesse, vengono svolte una volta all’anno in questo periodo».

L’esercitazione, dunque, non riguarda una fase offensiva di una simulazione di guerra, bensì le retrovie, dove vengono normalmente gestite le emergenze infrastrutturali e umanitarie. Situazioni che spesso i militari del Genio ferrovieri si trovano ad affrontare anche in contesti civili particolari, come quelli dovuti alle calamità naturali. «Sicuramente - ha confermato Tota - queste esercitazioni hanno valenza duale. Gli stessi esercizi valgono per contesti civili, come il ripristino di una linea ferroviaria o la sua gestione, l’assistenza a persone colpite dalle calamità. È del resto quello che stiamo facendo ad Amatrice, dove stiamo lavorando con il Genio e i nostri ingegneri per il ripristino delle condizioni di vita in quei luoghi».

Ma in queste settimane il Genio è stato impegnato anche nel Bellunese colpito dalle recenti calamità naturali. Ed è ancora il Genio a operare anche a Roma, negli abbattimenti delle case abusive dei Casamonica. —