Gazzetta di Reggio

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La coop Unieco assume l’ex senatore escluso dal listino di Renzi

Enrico Lorenzo Tidona
La coop Unieco assume l’ex senatore escluso dal listino di Renzi

Stefano Vaccari festeggia l'addio alla politica e annuncia che sarà il responsabile della comunicazione di Unieco Holding Ambiente, ramo sano della coop rossa in liquidazione dopo il crac da 600 milioni

31 maggio 2018
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REGGIO EMILIA. Dopo 31 anni di politica attiva l’ex senatore del Pd modenese Stefano Vaccari cambia vita. A offrirgli un prestigioso posto di lavoro come responsabile delle relazioni esterne è la reggiana Unieco Holding Ambiente (rifiuti e bonifiche), ramo tra i pochi rimasti attivi del colosso cooperativo delle costruzioni Unieco, che solo due anni fa aveva 450 dipendenti, 600 milioni di debiti e 12 milioni di prestito sociale in pancia. Ad oggi di quella corazzata della cooperazione rossa sono rimasti solo i debiti, che dopo il crac del 2017 vengono liquidati man mano con la vendita dei rami.
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LA SECONDA CHANCE. Vaccari, già sindaco di Nonantola, poi assessore della Provincia di Modena, è stato eletto senatore nelle fila del Pd nel 2013. Una carriera ad alto gradimento locale, interrotta dal paracadute aperto dell’ex segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, che ha fatto scalare di posizione i portabandiera dell’Emilia rossa per fare posto ad altri fedelissimi. Risultato: il 4 marzo Vaccari, ex Ds spesso critico verso il leader, resta fuori dal Parlamento. Un politico fregato dai paracaduti lanciati dal suo partito.

IL PARACADUTE. Ma il paracadute, a quanto sembra, si è aperto anche per lui, perito informatico che ha festeggiato in maniera goliardica, stretto dall’affetto degli amici, l’addio alla politica a 51 anni, così come il suo nuovo impiego nell’azienda privata controllata da Unieco, con sede sempre in via Ruini a Reggio, ricavi per 70 milioni e 12 dipendenti, un futuro roseo rispetto alla capogruppo in dismissione e destinata alla cessione. Il ramo ambiente era presieduto fino al 2017 da Mauro Casoli, storico presidente di Unieco, seguito poi da Corrado Baldini, attuale liquidatore di Unieco, presidente dell’ordine dei commercialisti reggiani, considerato vicino al sistema delle coop visti gli incarichi in qualità di sindaco-revisore in società come Aqua spa, Studio Alfa, Tavola Emiliana, aziende nell’orbita del sistema delle cooperative. Baldini aveva già gestito tra gli altri nel 2013 l’acquisizione della Cavatorti e Riccò da parte di Cmr Edile, diventata poi Sicrea, scialuppa di salvataggio affidata al golden boy della cooperazione post crac, Luca Bosi, che sta acquisendo i rami sani di colossi come Unieco e Coopsette.

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LA FESTA D’ADDIO. «Mi è arrivata una proposta che mi ha fatto capire che era ora di cambiare strada – ha detto Vaccari – martedì sarà il mio ultimo giorno da politico, dal primo giugno sarò ufficialmente un uomo della Unieco Holding Ambiente come responsabile della comunicazione. Mi hanno cercato loro dopo il voto e alla fine ho scelto».

Sono le parole che l’ex senatore ha usato per precedere la festa fissata ieri sera, e preceduta da un invito satirico da lui stesso ideato con gli amici con scritto: “A 101 anni dalla Rivoluzione Russa, a 31 anni dalla prima tessera Fgci, Teto cambia lavoro”, dove Teto è il suo soprannome fin dai tempi del Pci, poi passato al Pds, poi ai Ds e infine al Pd, giunto ora alla corte di quel che resta di Unieco. Dopo la mancata vittoria alle elezioni del 4 marzo scorso, ha deciso di cambiare strada e lo ha fatto con un evento riservato a parenti, amici e collaboratori incontrati in questi lunghi anni di militanza in prima linea, sempre con un incarico.

Il volantino lo ritrae abbracciato a una donna nei panni di un rivoluzionario russo. Alla svolta professionale di Vaccari non sono mancati gli abbracci virtuali dei supporters così come gli strali di chi sottolinea il passaggio di un politico in una cooperativa. Argomento che a Reggio tiene banco da anni, soprattutto dopo la deflagrazione della crisi che ha visto la scomparsa delle corazzate rosse.