Gazzetta di Reggio

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La Top Gun Fly School sempre più in alto

di Luigi Vinceti
La Top Gun Fly School sempre più in alto

All’aeroporto di Reggio Emilia prende sempre più piede la passione per il volo Marco Vinci, pilota Alitalia che guida il team di docenti: «Qui condizioni ideali»

03 aprile 2018
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REGGIO EMILIA. Oltre che per le scuole dell’infanzia, oggetto di studio in tutto il mondo, la nostra città sta diventando famosa anche per un’altra scuola, quella che insegna il volo. Molti in effetti concordano sul fatto che la nostra zona aeroportuale è ideale per imparare a condurre velivoli: non ci sono nelle vicinanze elementi di particolare disturbo, sono disponibili impianti e aerei adatti all’uso e c’è infine una tradizione consolidata che si sviluppa da decenni ed è sostenuta da una schiera di appassionati che alimenta questa passione.

Se n’è parlato all’incontro del Panathlon cittadino che il presidente Roberto Rabitti ha appunto dedicato alla Fly School, l’Associazione sportiva del volo da diporto che opera al Campovolo. A guidare il team di docenti c’è un affermato pilota, prima in servizio all’Aeronautica Militare poi in forza ad Alitalia, Marco Vinci, che ha descritto ai convenuti, oltre alla propria professione, la forza dell’aggregazione che si è formata a Reggio.

Una autentica famiglia – ha sottolineato – nata e sostenuta dal compianto Vincenzo Baroni e proseguita dalla vedova Lorena Davoli e dal figlio Paolo che raccoglie ogni anno nuovi aspiranti piloti. «Si va dai 15enni – ha precisato Vinci – addirittura ad un ultraottantenne. Non c’è limite di età per chi vuol vedere il mondo da lassù».

Oltre alle parole ha affidato alle immagini di alcuni filmati il piacere di trasmettere le emozioni del volo per ottenere un semplice attestato di guida di un monoposto salendo fino alle abilitazioni per il trasporto di passeggeri, alla certificazione aeronautica, ad altre specializzazioni.

Emozioni che hanno consentito ad altri di raccontare esperienze singolari, come quella narrata da Leonardo Righi che ha rievocato un volo sulla Pietra di Bismantova recitando, con uno studioso tedesco, le rime dantesche di “Montasi di Bismantova in cacume….”.

Paolo Panciroli, assiduo frequentatori della scuola insieme a Sergio Soliani, Paolo Parmigiani ed altri amici della Top Gun Fly School, hanno arricchito le annotazioni sul parco di aerei che ha rari esempi in campo nazionale, sulle possibilità offerte a chi voglia dedicarsi alla guida di elicotteri, di mezzi di soccorso e ricerca, o per chi intenda diventare pilota professionista civile o militare se non addirittura specialista in acrobazie nel cielo. Analizzati in dettaglio i costi per partecipare ai corsi, le necessarie ore di frequenza, altri particolari accademici indispensabili per diventare conduttore di aerei. Ad ascoltare questi particolari anche il nuovo Questore di Reggio Sbordone, il suo vice, il presidente della Provincia Manghi. Infine una piccola anticipazione su un probabile volo collettivo nel mese di giugno a ricordo del campione di ciclismo Scarponi in occasione della posa di una lapide sulla salita di Canossa.

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