In azione la banda della Giulietta bianca
I tre ladri a bordo dell’Alfa segnalati a Cadelbosco: furto sventato grazie alla segnalazione di un vicino
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CADELBOSCO SOPRA. Grazie agli occhi attenti di una vicina, mercoledì pomeriggio è stato sventato un furto all’interno di una casa di via Manzoni, in pieno centro a Cadelbosco Sopra, dove la banda della Giulietta bianca, composta da tre ladri, era entrata in azione.
A raccontare l’episodio è Giuliano Brunazzi, figlio dei proprietari della casa presa di mira dai malviventi. «Mercoledì era il compleanno di mia madre ed eravamo tutti a casa di mia sorella per festeggiare – spiega –. Intorno all’ora di pranzo mia sorella ha ricevuto una telefonata da una vicina che le chiedeva se fosse normale che nella casa di nostra madre ci fosse in cortile una Giulietta bianca e un paio di persone con addosso degli zaini. A quel punto ci siamo precipitati sul posto per capire cosa stesse succedendo».
Arrivato in via Manzoni, Brunazzi ha visto in cortile due persone “equipaggiate” di tutto punto, e una terza che li aspettava a bordo di una Giulietta bianca con targa tedesca. Al suo arrivo, i tre sono scappati con l'automobile a tutta velocità.
«Ho immediatamente allertato i carabinieri – aggiunge Brunazzi – che, a causa di mancanza di personale sono arrivati alle 17.30, e mi hanno spiegato che questa della Giulietta bianca è una vera e propria banda e che in un’occasione hanno anche intrapreso un inseguimento (lo scorso 27 ottobre a Rio Saliceto e Novellara, ndr). La targa tedesca non è indicativa, potrebbero averla rubata e sostituita, mentre l’auto dovrebbe essere stata rubata nel Mantovano».
Brunazzi ha segnalato l’accaduto anche su Facebook, e a seguito del suo racconto è emerso che diversi cittadini hanno notato l’auto in zona negli ultimi giorni. Sembra che gli occupanti della Giulietta abbiano un accento slavo, come riferito da chi li ha sentiti parlare. (a.v.)
A raccontare l’episodio è Giuliano Brunazzi, figlio dei proprietari della casa presa di mira dai malviventi. «Mercoledì era il compleanno di mia madre ed eravamo tutti a casa di mia sorella per festeggiare – spiega –. Intorno all’ora di pranzo mia sorella ha ricevuto una telefonata da una vicina che le chiedeva se fosse normale che nella casa di nostra madre ci fosse in cortile una Giulietta bianca e un paio di persone con addosso degli zaini. A quel punto ci siamo precipitati sul posto per capire cosa stesse succedendo».
Arrivato in via Manzoni, Brunazzi ha visto in cortile due persone “equipaggiate” di tutto punto, e una terza che li aspettava a bordo di una Giulietta bianca con targa tedesca. Al suo arrivo, i tre sono scappati con l'automobile a tutta velocità.
«Ho immediatamente allertato i carabinieri – aggiunge Brunazzi – che, a causa di mancanza di personale sono arrivati alle 17.30, e mi hanno spiegato che questa della Giulietta bianca è una vera e propria banda e che in un’occasione hanno anche intrapreso un inseguimento (lo scorso 27 ottobre a Rio Saliceto e Novellara, ndr). La targa tedesca non è indicativa, potrebbero averla rubata e sostituita, mentre l’auto dovrebbe essere stata rubata nel Mantovano».
Brunazzi ha segnalato l’accaduto anche su Facebook, e a seguito del suo racconto è emerso che diversi cittadini hanno notato l’auto in zona negli ultimi giorni. Sembra che gli occupanti della Giulietta abbiano un accento slavo, come riferito da chi li ha sentiti parlare. (a.v.)