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Unindustria riporta Santiago Calatrava a Reggio Emilia

Unindustria riporta Santiago Calatrava a Reggio Emilia

Il 19 settembre l'archistar spagnola sarà al Teatro Valli per l'assemblea generale di Unindustria Reggio Emilia.

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REGGIO EMILIA  La stazione Mediopadana e lo sviluppo economico-immobiliare dell'area nord di Reggio Emilia sono il grande pallino degli industriali reggiani. Quantomeno di Unindustria, associazione che per l'assemblea generale del 19 settembre ha invitato l'archistar Santiago Calatrava, l'ideatore della stazione dell'alta velocità ferroviaria divenuta il simbolo della città e del suo sviluppo insieme ai tre iconici ponti bianchi situati sempre nell'area nord.

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Calatrava era stato a Reggio a 4 anni per l'inaugurazione del 2013 della stazione Mediopadana, che avvenne in pompa magna segnado l'avvio dello scalo usato oggi da migliaia di persone ogni giorno.

L'appuntamento è fissato il 19 settembre alle 17.30 al Teatro Valli per "Costruire nuove infrastrutture", tema dell'assemblea degli industriali reggiani introdotta dal presidente locale Mauro Severi e conclusa dal presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Al centro dell'assemblea ci sarà la relazione di Calatrava che parlerà di "Le stazioni dell'alta velocità, infrastrutture e sviluppo".

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"La Stazione Av Mediopadana ha introdotto un nuovo paradigma che ha già ridefinito l’idea stessa di distanza e di mobilità - scrive Unindustria nella presentazione - Un risultato a suo tempo indicato dall’architetto Santiago Calatrava sulla scorta delle esperienze maturate con la realizzazione di numerosi scali della rete ad alta velocità in Europa. Per cogliere tutte le potenzialità della Stazione Mediopadana è oggi indispensabile una sola cosa: garantirne l’accessibilità. In altri termini, la si deve poter raggiungere facilmente dall’intero bacino d’utenza. Un’esigenza particolarmente sentita in una realtà, come quella mediopadana, costituita da città distribuite lungo due assi: la via Emilia e la direttrice europea Nord-Sud del Brennero. Una realtà che deve apprendere a cooperare e mobilitarsi sui grandi temi che la riguardano: dalla mobilità regionale alle priorità per il riordino degli scali aeroportuali; dal programma nazionale per l’Alta velocità all'intermodalità delle merci in connessione ai porti del Tirreno e dell’Adriatico. La piattaforma produttiva mediopadana deve diventare uno dei riferimenti per tutte le scelte decisive in materia di infrastrutture, mobilità e trasporti del Paese".