Reggio Emilia. Il "porta a porta" fa diminuire gli interventi extra
Incoraggianti sperimentazioni avviate nei quartieri cittadini
REGGIO EMILIA. La raccolta porta a porta sta andando bene». Il giudizio di Gianluca Paglia è chiaro. Il responsabile dell’area Raccolta e Territorio Emilia di Iren spiega anche l’evoluzione del fenomeno. «Siamo partiti nel dicembre scorso da Rivalta – spiega Paglia – e in seguito v’è stata l’attivazione nelle zone di Baragalla, Belvedere, Orologio, Pieve Modolena e Roncina. Dalle evidenze in nostro possesso possiamo dire che la raccolta porta a porta sta andando bene. Inoltre, non ci sono né particolari critici né evidenze di mancata accettazione del modello».
Il fenomeno degli abbandoni riguarda anche piccoli sacchi e non necessariamente frigoriferi o materiali ingombranti. «Si verifica ancora qualche abbandono fuori dai contenitori – conferma in tal senso Paglia – ma si verifica molto meno rispetto alla tradizionale raccolta. Il modello porta a porta, infatti, presenta caratteristiche di puntualità che costringono a una revisione di tutte le altre filiere del rifiuto. Per esempio, le raccolte della plastica, della carta e del vetro subiscono un influsso positivo».
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Il modello è in questo periodo sperimentato nei quartieri di Regina Pacis, Carrozzone, Tondo e Gardenia. L’obiettivo dichiarato è raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata nel capoluogo di provincia entro il 2019. Paglia definisce una strategia ben precisa: «trattare ogni condominio come una realtà a parte, come un “modellino” di raccolta a sé».
Iren ha aperto anche uno sportello rivolto ai cittadini, in cui i residenti possono porre le loro questioni in merito. La caratteristica di tale luogo è quella di essere itinerante. Fino a sabato prossimo, per esempio, il Punto Ambiente (così si chiama) sarà allestito al centro sociale Carrozzone di via Gallinari. Oltre al centro di contatto dedicato (al numero verde 80012607) e alla sperimentazione di visite a domicilio (con documenti di riconoscimento) v’è così uno sportello mobile.
«È stato sviluppato area per area – riconosce il responsabile – e riceviamo di media 25 persone al giorno. Al sabato a volte si arriva a quota trenta o quaranta. Diamo loro informazioni supplementari, riceviamo qualche segnalazione di criticità, spieghiamo anche qualche condizione particolare a loro non chiara, soprattutto ai più anziani. Per esempio, spieghiamo dove esporre il contenitore davanti alle abitazioni. Riceviamo anche condomini che chiedono appuntamenti con i tecnici». Nei mesi scorsi Iren ha indicato il 2018 come l’anno in cui estendere il modello porta a porta in altre zone della città del Tricolore. «Raggiungeremo l’obiettivo – conclude Paglia – e forse ci riusciremo anche prima del previsto». (g.f.)