Sala Tricolore difende don Cugini «Contro di lui un gesto vigliacco»
di Roberto Fontanili
Approvato ieri in consiglio comunale un ordine del giorno a favore del parroco di Regina Pacis Nel documento si riconducono le calunnie sul prete al suo impegno per la comunità omosessuale
30 maggio 2017
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REGGIO EMILIA. Il consiglio comunale di Reggio Emilia ha espresso ieri il suo sostegno a don Paolo Cugini, il parroco di Regina Pacis, infamato e calunniato da ignoti autori di una lettera anonima con l’intento di infangarne e scalfirne la reputazione. Don Cugini ha presentato denuncia verso ignoti e delle indagini per individuare l’autore di tali scritti si sta occupando la Digos, ma la vicenda ha assunto toni che vanno oltre l’aspetto penale. La lettera è stata recapitata a don Cugini a pochi giorni dallo svolgimento in città del Remilia Pride e probabilmente è legata al fatto che proprio nella parrocchia di Regina Pacis nelle scorse settimane è stata indetta una veglia di preghiera per le vittime di omofobia.
Con queste premesse è approdato ed è stato approvato ieri in sala Tricolore l’ordine del giorno presentato dal capogruppo Pd, Andrea Capelli, a sostegno del sacerdote. Sono stati 21 i voti a favore (Pd, Mdp, S.I., M5S e Cinzia Rubertelli di Alleanza Civica), astenuto solo il capogruppo Lega Nord, Gianluca Vinci. Si è trattato di un voto arrivato al termine di un dibattito monco per l’assenza in aula del centrodestra. L’unica voce di dissenso sul documento approvato è venuta da Vinci, che nel suo intervento ha sottolineato di essere d’accordo nell’esprimere solidarietà a don Cugini, ma di non condividere le premesse del documento e l’attività svolta dal parroco.
Nell’ordine del giorno approvato si parte dalla lettera anonima inviata al parroco di Regina Pacis, che viene giudicata un «atto vigliacco e violento» per poi aggiungere che «probabilmente è dovuta allo scontro suscitato dalle recenti contrapposizioni intorno alla veglia di preghiera per le vittime di omofobia». Il documento poi prosegue: «Considerato che il 3 giugno si svolgerà il Remilia Pride, la manifestazione a sostegno e per il riconoscimento dei diritti civili delle persone lgbt, il consiglio comunale esprime la propria solidarietà a don Cugini per le accuse vigliacche e diffamatorie ricevute e condanna ogni gesto di minaccia o intimidazione o azione che miri a demolire ponti di dialogo».
L’ordine del giorno termina auspicando che il 3 giugno «sia una giornata di festa, di condivisione, di vicinanza, volta al riconoscimento dei diritti nel rispetto della persona umana». Per la consigliera di Alleanza Civica, Cinzia Rubertelli, nell’esprimere il proprio voto a favore afferma che «il diritto di manifestare è sacrosanto», mentre Dario De Lucia (Pd), solidale con don Cugini, sottolinea «come la parrocchia di Regina Pacis si sia stretta intorno al suo parroco» ed ha invitato tutti i consiglieri a scendere in piazza il 3 giugno.
Con queste premesse è approdato ed è stato approvato ieri in sala Tricolore l’ordine del giorno presentato dal capogruppo Pd, Andrea Capelli, a sostegno del sacerdote. Sono stati 21 i voti a favore (Pd, Mdp, S.I., M5S e Cinzia Rubertelli di Alleanza Civica), astenuto solo il capogruppo Lega Nord, Gianluca Vinci. Si è trattato di un voto arrivato al termine di un dibattito monco per l’assenza in aula del centrodestra. L’unica voce di dissenso sul documento approvato è venuta da Vinci, che nel suo intervento ha sottolineato di essere d’accordo nell’esprimere solidarietà a don Cugini, ma di non condividere le premesse del documento e l’attività svolta dal parroco.
Nell’ordine del giorno approvato si parte dalla lettera anonima inviata al parroco di Regina Pacis, che viene giudicata un «atto vigliacco e violento» per poi aggiungere che «probabilmente è dovuta allo scontro suscitato dalle recenti contrapposizioni intorno alla veglia di preghiera per le vittime di omofobia». Il documento poi prosegue: «Considerato che il 3 giugno si svolgerà il Remilia Pride, la manifestazione a sostegno e per il riconoscimento dei diritti civili delle persone lgbt, il consiglio comunale esprime la propria solidarietà a don Cugini per le accuse vigliacche e diffamatorie ricevute e condanna ogni gesto di minaccia o intimidazione o azione che miri a demolire ponti di dialogo».
L’ordine del giorno termina auspicando che il 3 giugno «sia una giornata di festa, di condivisione, di vicinanza, volta al riconoscimento dei diritti nel rispetto della persona umana». Per la consigliera di Alleanza Civica, Cinzia Rubertelli, nell’esprimere il proprio voto a favore afferma che «il diritto di manifestare è sacrosanto», mentre Dario De Lucia (Pd), solidale con don Cugini, sottolinea «come la parrocchia di Regina Pacis si sia stretta intorno al suo parroco» ed ha invitato tutti i consiglieri a scendere in piazza il 3 giugno.