La strage di Gombio 73 anni dopo
Castelnovo, l’eccidio nazifascista commemorato sul monte La Battuta
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CASTELNOVO MONTI. Sabato mattina al monte La Battuta, sopra Gombio di Felina, si è tenuta la 73ª commemorazione dell’eccidio nazifascista compiuto il 3 aprile 1944, quando le truppe tedesche effettuarono un rastrellamento nella vallata. Hanno preso parte diversi abitanti, rappresentanti delle associazioni partigiane, il vicesindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari e il consigliere regionale Yuri Torri.
Nell’aprile di 73 anni fa, cinque uomini catturati fra Gombio e Ca’ Ferrari durante il rastrellamento vennero portati sul monte La Battuta. Tre di loro vennero poi uccisi. L’operazione sarebbe potuta essere più sanguinosa senza l’intervento di due donne coraggiose, Augusta Ludäscher ed Ida Roser.
Entrambe tedesche, avevano sposato due emigrati in Germania originari di Gombio. Negli anni ’30 li avevano seguiti nel ritorno a casa. Quel giorno a Gombio, visti i connazionali impegnati nel saccheggio, li affrontarono, ottennero un colloquio con il comandante dell’operazione e lo convinsero a risparmiare la frazione.
Nell’aprile di 73 anni fa, cinque uomini catturati fra Gombio e Ca’ Ferrari durante il rastrellamento vennero portati sul monte La Battuta. Tre di loro vennero poi uccisi. L’operazione sarebbe potuta essere più sanguinosa senza l’intervento di due donne coraggiose, Augusta Ludäscher ed Ida Roser.
Entrambe tedesche, avevano sposato due emigrati in Germania originari di Gombio. Negli anni ’30 li avevano seguiti nel ritorno a casa. Quel giorno a Gombio, visti i connazionali impegnati nel saccheggio, li affrontarono, ottennero un colloquio con il comandante dell’operazione e lo convinsero a risparmiare la frazione.