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Vezzano sul crostolo 

Salta l’accordo sulle stabilizzazioni oggi lo sciopero alla Bosch Rexroth

Salta l’accordo sulle stabilizzazioni oggi lo sciopero alla Bosch Rexroth

VEZZANO SUL CROSTOLO. Oggi, giovedì 9 marzo, primo sciopero nell’ambito della vertenza Bosch Rexroth Oil Control. Dopo l'incontro tenutosi nella giornata di martedì 8 marzo fra le rappresentanze...

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VEZZANO SUL CROSTOLO. Oggi, giovedì 9 marzo, primo sciopero nell’ambito della vertenza Bosch Rexroth Oil Control. Dopo l'incontro tenutosi nella giornata di martedì 8 marzo fra le rappresentanze sindacali e la direzione aziendale riguardante il piano industriale, il coordinamento delle Rsu, la Fiom/Cgil di Modena e di Reggio Emilia, la Fim/Cisl Emilia Centrale, la Uilm/Uil Modena e Reggio Emilia hanno deciso di proclamare una prima azione di sciopero per oggi alla luce del non dell’azienda sulle stabilizzazioni dei lavoratori in somministrazione e in staff leasing.
Nella giornata di oggi sarà dunque effettuata un’ora e mezzo di astensione dal lavoro a fine turno, con modalità indicate dalle Rsu nei tre stabilimenti di Nonantola, Pavullo e Vezzano sul Crostolo. Quello di oggi fa parte del pacchetto di 10 ore di sciopero già proclamato a febbraio e poi sospeso per la successiva disponibilità dell’azienda a trattare e a ritirare i 130 esuberi inizialmente dichiarati nel nuovo piano industriale.
Proprio grazie alla modifica di questo piano era stato possibile proseguire la trattativa. Gli incontri che si sono tenuti il 24 febbraio, il 7 marzo e ieri. Nelle riunioni, oltre alla conferma numerica dell’organico di fine 2016 e il ritiro dei 130 esuberi sono stati affrontati anche i temi del fatturato da esternalizzare e la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione con il superamento dello staff leasing. Temi questi ultimi che Rsu e sindacati ritengono fondamentali per il proseguo della trattativa e la sospensione dello sciopero già dichiarato nello scorso mese di febbraio.
Sulle esternalizzazioni, nonostante secondo i sindacati l’azienda abbia fornito informazioni insufficienti, la Bosch ha aperto ad ulteriori approfondimenti sui codici dei prodotti, sui volumi delle singole divisioni che non verrebbero fatte internamente, oltre che sulle persone coinvolte nella riorganizzazione con relativa ricollocazione all’interno della divisione di appartenenza.
La frattura si è registrata sul percorso di stabilizzazione e sul superamento dello staff leasing. Di fronte alla strutturalità del 18° turno ( che è parte integrante del nuovo contratto aziendale), la Bosch si è resa disponibile ad assumere per il solo anno 2017 una parte dei circa 35 fra lavoratori somministrati che raggiungono i 36 mesi e lavoratori in staff leasing. Ma non ci sono garanzie su un analogo percorso per tutta la vigenza contrattuale. Di conseguenza dal 2018 riutilizzerebbe il contratto staff leasing per i somministrati che raggiungerebbero i 36 mesi anche in presenza del 18° turno.
Su questo punto la risposta ufficiale dell’azienda arriverà il 13 marzo. Sindacati e lavoratori però non ci stanno e di fronte a questa posizione aziendale hanno confermato e rafforzato sia il blocco totale delle prestazioni straordinarie, sia della flessibilità e hanno proclamato un primo sciopero di un’ora e mezza nella giornata di oggi. Nella prossima settimana saranno convocate le assemblee con i lavoratori.(d.a.)