Gazzetta di Reggio

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l’avvocato

«Questa è una legge sociale ma servono le carte in regola»

«Questa è una legge sociale ma servono le carte in regola»

REGGIO EMILIA. «Questa è una legge che può evitare a migliaia di famiglie con figli piccoli di finire in strada». Marco Pinotti ha in mano l’omologa del piano del consumatore decisa dal giudice...

15 gennaio 2017
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REGGIO EMILIA. «Questa è una legge che può evitare a migliaia di famiglie con figli piccoli di finire in strada». Marco Pinotti ha in mano l’omologa del piano del consumatore decisa dal giudice Virgilio Notari. Uno dei quattro casi finora emersi a Reggio, per una legge «che in pochi conoscono, anche tra gli addetti ai lavori. C’è poca giurisprudenza ma i beneficiari possono essere molti - commenta l’avvocato - Si tratta di una legge sociale per utilizzare la quale devi però dimostrare di non aver dissipato il tuo patrimonio ma di aver agito con correttezza, senza essere segnalato per altri episodi, come cattivo pagatore ad esempio. Devi presentare una lunga serie di carte e pezze d’appoggio, valutate poi da un consulente nominato dal tribunale, che deve certificare che non hai sperperato soldi e che a sua volta deve essere pagato, anche se con tariffari ridotti del 40%. In questo caso, tra arretrati e spese, il debito era salito a 185mila euro invece che scendere. Per il giudice, rivisto al ribasso anche il valore della casa, devono restituire una cifra vicina alla quota capitale residua, con taglio in pratica degli interessi».

Quasi sempre si tratta di mutui per la prima casa, che diventano insopportabili per bilanci familiari falcidiati dalla perdita di salario seguita a licenziamento. «Anche in questo caso, ricorrendo al piano è stata fermata l’azione esecutiva della banca sulla casa -spiega Pinotti - Questa famiglia aveva già chiesto la sospensione del mutuo ma non trovando lavoro era scaduta. La procedura di pignoramento dell’abitazione andava avanti da tre anni e, il caso vuole, che il provvedimento di sospensione della procedura sia giunto la mattina stessa dell’asta della loro casa. Invece, ricorrendo al “piano del consumatore”, il pignoramento prima è stato sospeso, e ora è stato annullato dopo l’omologa del piano da parte del tribunale. La famiglia ha dimostrato di aver sempre pagato anche le imposte sulla casa, l’Ici e poi l’Imu. Spese che vengono ricomposte nel bilancio familiare, con entrate e uscite: dal conto della spesa, ai libri di scuola fino alla benzina per andare al lavoro. Sulla base di quello, il giudice decide poi qual è la rata congrua per la famiglia. L’importante, però, è non saltare le nuove rate, altrimenti salta tutto il piano omologato». (e.l.t.)