Gazzetta di Reggio

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Palazzo del Monte dà l’addio a Unicredit

Evaristo Sparvieri
Palazzo del Monte dà l’addio a Unicredit

La banca pronta ad andare in via Toschi, dove ha un progetto per ristrutturare l’antica sede della Cassa di Risparmio

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REGGIO EMILIA. Unicredit si prepara a traslocare, lasciando liberi i locali di Palazzo del Monte di Pietà, dove attualmente si trova in affitto dalla Fondazione Manodori. Un trasferimento di cui si vociferava già da qualche tempo, ma che ora potrebbe subire un’accelerazione. La banca si sposterà a Palazzo Pratonieri, la vecchia sede della Cassa di Risparmio tra via Toschi e via Fornaciari, di cui è proprietaria: un palazzo del Cinquecento, sul quale da una decina di giorni Unicredit ha presentato in Comune la richiesta di un pre-parere per un intervento di recupero e di ristrutturazione, ottenendo il via libera.

Di fatto, un passaggio tecnico preliminare alla presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), indispensabile per far partire i lavori, già annunciati con un cartello anche sull’imponente portone di quella che diventerà a tutti gli effetti la nuova sede reggiana del gruppo bancario. Un’operazione che si inserisce all’interno di un risiko milionario che sta interessando i maggiori palazzi storici del centro.

A cominciare dal complesso dell’ex Poste e di Palazzo Busetti, tornato a nuova vita grazie al mega investimento di Fulvio Montipò, e passando per il palazzo della Banca d’Italia in piazza Martiri del 7 Luglio, chiuso ufficialmente dal 22 luglio, sul quale si starebbero già addensando gli appetiti di diversi investitori.

Un “Monopoly” tutto reggiano che si gioca in quel fazzoletto di storia urbana rappresentato dall’esagono, nel quale si inserisce anche il recupero di Palazzo da Mosto, di proprietà della Fondazione Manodori, dove la stessa Fondazione di qui a un anno trasferirà i suoi uffici, una volta terminato del tutto l’intervento di riqualificazione.

Anche la Manodori ha attualmente la sua sede a Palazzo del Monte di Pietà, dove occupa il secondo piano.
Unicredit, invece, ha un contratto di affitto per il piano terra, dove si trovano gli sportelli, e per il terzo piano, sede degli uffici, oltre ad avere anche una seconda filiale in piazza Prampolini. Il gruppo, inoltre, già dall’anno scorso ha avviato un percorso di razionalizzazione che prevede la chiusura e l’accorpamento di diverse agenzie.

Il contratto d’affitto di Unicredit per Palazzo del Monte scadrà a fine 2017, in linea con i tempi burocratici necessari per portare a termine l’iter di ristrutturazione di Palazzo Pratonieri, dal momento che una volta ottenuto il via libera al pre-parere c’è un anno di tempo per ritirare la Scia. Gli interventi presentati al Comune, inoltre, non sarebbero interessati da vincoli della Soprintendenza, potendo così semplificare l’intero percorso burocratico.

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Venduto nel 1880 all’allora Cassa di Risparmio di Reggio Emilia – diventandone la sede – e ristrutturato già nel corso del Novecento, Palazzo Pratonieri (dal nome di una famiglia di ricchi mercanti di lane) tornerebbe così alla sua funzione originaria, dopo aver ospitato a lungo proprio la sede della Fondazione insieme a uno degli sportelli reggiani di UniCredit. Un accorpamento che, in blocco, ha trovato poi sistemazione a Palazzo del Monte di Pietà, dove però ora le strade della Manodori e quella di Unicredit sembrano destinati a separarsi.

In passato, si era vociferato di un interessamento di Zara, la catena di abbigliamento spagnola, che alla ricerca di un punto vendita in centro storico aveva individuato proprio il Palazzo del Monte di Pietà come il luogo ideale per aprire il secondo store cittadino, dopo quello presente ai Petali. Una trattativa smentita da Gianni Borghi, presidente della Manodori: «Non abbiamo nessuna trattativa in corso per Palazzo del Monte – afferma – Eravamo da tempo a conoscenza del progetto Unicredit di voler recuperare l’ex sede della Cassa di Risparmio, ma non conosciamo i tempi dell’intervento. Quando scadrà il contratto, a fine 2017, vedremo cosa fare».

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