Gazzetta di Reggio

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piazza martiri 7 luglio

È ufficiale, il 22 luglio chiude la filiale della Banca d’Italia

È ufficiale, il 22 luglio chiude la filiale della Banca d’Italia

Sono mesi che si vocifera sulla chiusura della filiale reggiana della Banca d’Italia. Ora una comunicazione da Roma ufficializza la data. stop dal 22 luglio 

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REGGIO EMILIA. Sono mesi che si vocifera sulla chiusura della filiale reggiana della Banca d’Italia. E ieri, con una comunicazione da Roma, è giunta l’ufficialità: il 22 luglio di quest’anno sarà l’ultimo giorno di funzionamento della filiale. A rimpiangere la presenza dell’istituto di vigilanza bancaria saranno i pochi operatori che ancora si recano nel palazzetto situato nel mezzo di Piazza Martiri del 7 Luglio. Per loro saranno a disposizione le filiali di Bologna e Forlì - oltre a quella più marginale di Piacenza - le uniche rimaste in Regione e verso le quali saranno trasferiti dipendenti e funzioni (servizi informativi, accesso alla centrale di allarme interbancaria e alla centrale rischi, esposti, l’arbitrato finanziario e i servizi di archivio storico).

Uno stabile d’epoca che fa gola a tanti investitori, da anni con gli occhi puntati su muri della filiale, che ha acquisito nuovo prestigio anche perché vicina alla galleria commerciale creata dall’imprenditore reggiano Fulvio Montipò, che ha rimesso a nuovo il palazzo delle ex Poste e palazzo Busetti.

Il giro di vite e relative razionalizzazioni di struttura nella galassia di Bankitalia porteranno a una piccola rivoluzione. Il 22 luglio, oltre a Reggio, chiuderanno anche le filiali di Messina, Novara, Treviso e Viterbo. Poco prima, il 15 luglio, ci saranno le chiusure di Como, Pesaro, Siena, Taranto, Sondrio e Varese.

Il piano di dismissioni è partito per volere della stessa direzione centrale di Bankitalia, che ha avviato una sorta di spending review in casa, tirando così la cinghia sui costi evitando la dispersione di risorse. Sulla vendita del palazzetto di piazza Martiri non c’è ancora nulla di certo, ma visto il risiko in corso nella zona ci sarà da combattere per poter essere i futuri proprietari e venire inseriti in un contesto in grande spolvero. Resta da capire quale potrà essere la destinazione dello stabile, che punta al commerciale, probabilmente con lo sbarco in città di nuovi grandi marchi. (e.l.t.)