Gazzetta di Reggio

Reggio

Nel 2006 un operaio morì decapitato

Era il 9 agosto 2006, quasi dieci anni fa, quando all’Acciaieria di Rubiera si verificò un altro infortunio mortale. Nell’azienda chiusa per ferie, la vittima stava facendo manutenzione ai macchinari....

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Era il 9 agosto 2006, quasi dieci anni fa, quando all’Acciaieria di Rubiera si verificò un altro infortunio mortale. Nell’azienda chiusa per ferie, la vittima stava facendo manutenzione ai macchinari. Si chiamava Mohamed Belafkih, marocchino di 36 anni, in Italia da due e clandestino. La sua fu una morte orribile: l’uomo, infatti, venne decapitato dal macchinario al quale stava operando. Quel giorno, all’interno dell’azienda di Salvaterra, Belafkih stava lavorando “in nero” e la sua morte provocò furibonde polemiche da parte dei sindacati provinciali dei metalmeccanici e degli edili, ma anche degli amministratori locali.