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Conforti: «Non ero in consiglio per protesta Il sindaco ci nega sempre l’accesso agli atti»

Conforti: «Non ero in consiglio per protesta Il sindaco ci nega sempre l’accesso agli atti»

Anche Luciano Conforti, capogruppo di “Onestà civile”, replica al sindaco Marcello Coffrini che ha ripreso i consiglieri della minoranza che non si sono presentati in consiglio

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BRESCELLO. Anche Luciano Conforti, capogruppo di “Onestà civile”, replica al sindaco Marcello Coffrini che ha ripreso i consiglieri della minoranza che non si sono presentati in consiglio lunedì sera.

«La mia assenza – specifica – era dovuta al fatto che, nonostante i richiami della prefettura, il Comune continua a non rispondere alle interrogazioni e non ci invia i documenti come accesso agli atti da noi richiesti. Ciò che noi chiediamo è legittimo, la richiesta di accesso agli atti e le interrogazioni le effettuiamo come da regolamento. Quando Coffrini dice che non è con le assenze dal consiglio che si esercita il mandato degli elettori rispondo che una protesta fatta per il rispetto della democrazia è legittima, come se fosse uno sciopero dei lavoratori per tutelare i loro diritti. A proposito di assenze – prosegue – quando il sindaco era assessore aveva un alto tasso di assenza, a fronte dei 14mila e 200 euro annui che ha percepito per dieci anni, a differenza di noi consiglieri che percepiamo 10,77 euro a seduta, ma solo se presenti al consiglio».

E, in merito alle spese, aggiunge: «Il consigliere Braiato mi ha riferito che avete parlato della presenza di un tesoretto da un milione e 600mila euro: suggerisco, di nuovo, di utilizzarli per la casa di riposo (l’impianto di condizionamento non funziona bene e c’è muffa), per la sistemazione di via Finghè, per mettere in posa gli attraversamenti a rilievo su viale Venturini e su via Imperiale a Lentigione, per riqualificare via Roma e la fermata autobus su via Allende, e per la pulizia costante dei viali».