Degrado, porte sbarrate all’ex Gasometro
Drastico intervento per contrastare il bivacco. Rimossi anche i mezzi Til abbandonati. Allo studio un progetto di orti urbani
REGGIO EMILIA. Porte sigillate, per impedire di accedere alle scale. E poi blocchi di cemento e bagni serrati con i lucchetti. Sono le drastiche misure anti-bivacco messe in campo al parcheggio dell’ex Gasometro di via Fanti, da tempo in preda a situazioni di degrado, periodicamente utilizzato come rifugio di fortuna per senza tetto.
L’intervento è stato realizzato nei giorni scorsi dietro richiesta di Til, gestore del parcheggio, che si è recata sul posto insieme a uomini della Municipale. Attualmente nel parcheggio è in funzione il solo piano terra, dove la sosta è gratuita. Le porte delle scale sono state sigillate con la fiamma ossidrica, in modo da impedirne l’apertura. Di fronte ad ogni porta, inoltre, sono stati collocati grossi blocchi di cemento. Quanto alle porte del bagno, sono state chiuse con pesanti lucchetti.
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Interventi che rappresentano l’avvio di un tentativo di recupero proseguito anche ieri mattina, quando alcuni dipendenti Til hanno provveduto al parziale sgombero dell’ultimo piano della struttura. È proprio qui, infatti, che Til aveva lasciato decine di veicoli elettrici abbandonati – la maggior parte di marca Piaggio – usati per reperire pezzi di ricambio. Una questione che aveva sollevato non poche polemiche, con l’azienda reggiana che nell’aprile scorso aveva spiegato l’operazione sostenendo che si trattava di veicoli non nuovi, prodotti da un’azienda di Imola finita in fallimento.
Proprio questa circostanza avrebbe reso difficile reperire sul mercato componenti elettrici di ricambio in caso di guasti, nonostante la stessa società imolese dopo il fallimento abbia riaperto i battenti in provincia di Vicenza. Di qui l’idea di Til di tenere i mezzi in deposito all’interno del discusso parcheggio di via Fanti.
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I veicoli, nel corso dei mesi, sono stati tuttavia in preda al bivacco e ai vandalismi, diventati per lo più rifugio di sbandati, sfortunati o tossicodipendenti. E subendo danneggiamenti sia negli interni che nelle carrozzerie.
Le rimozioni sono state condotte ieri mattina a mano. Alcuni dipendenti Til hanno spinto i furgoni fino alle rampe di uscita, per poi avviarsi in discesa a motore spento.
Interessati da questo intervento sono stati in prima luogo i veicoli furgonati, i più esposti al bivacco. Sul posto sono stati invece lasciati per il momento i mezzi cassonati. L’intenzione di Til, tuttavia, è quella di liberare l’intera area. Il motivo? Realizzare nell’ultimo piano del parcheggio un progetto che contempli la realizzazione di orti urbani, sul modello di quanto già presente proprio nella sede Til di viale Trento e Trieste, dove sono stati messi in deposito i mezzi rimossi ieri mattina.
Misure per ora solo allo studio, ideate comunque per rilanciare una struttura da sempre nell’occhio del ciclone. Non solo per ragioni legate alla sicurezza. Ma anche per la sua vicinanza al centro storico, dove continua a tenere banco un’accesa discussione sull’opportunità di realizzare o meno il park Vittoria. Soprattutto in presenza dell’ex Gasometro, da sempre storicamente deserto.
Sempre in funzione di un rilancio del parcheggio di via Fanti, inoltre, nell’aggiornamento del piano sosta predisposto dal Comune è previsto che i 350 posti dell’ex Gasometro saranno gratuiti. Sulla struttura, in passato, era stato pensato un grande progetto di riqualificazione, poi naufragato a causa degli elevati costi, nel quale erano previsti lavori per un importo complessivo che si aggirava sui quattro milioni di euro.
Nel progetto, erano previsti costi di elettricità e vigilanza per un totale di circa 140 mila euro, a fronte di entrate tariffarie che, quando la sosta era a pagamento, ammontavano tuttavia ad appena 26 mila euro l’anno.
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