Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. "I record? Nel ciclismo e in generale in tutti gli altri campi sono fatti per essere battuti". Mentre nel mondo non si è spenta l'eco del nuovo record dell'ora, Francesco Moser, benedice così i 54 km/h di Bradley Wiggins. A Reggio Emilia, ospite di Maurizio e Deanna Guglielmi, i titolari del ristorante "Amici del Rifugio Crucolo", Moser ha presentato i suoi nuovi record, una rassegna di vini Trentini che portano il suo nome.

Di più: l'ultimo nato si chiama proprio come il suo record, uno chardonnay metodo classico Trento doc che sull'etichetta ha i numeri sui quali il Campione del Mondo fermò il cronometro: 51.151.

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E  guardandolo descrivere con passione i vini prodotti dall'azienda di famiglia, si avverte la sensazione che oggi, 31 anni dopo quel record su due ruote, quell'etichetta sia soltanto un vezzo, una concessione al marketing moderno: "Quel che conta - dice - è cercare di produrre vino di qualità e quella di mettere quel nome al mio chardonnay è stata l'idea di un amico, che evidentemente voleva che ricordassi così il mio record. Con le bici di oggi sarebbe più facile superare il muro dei 50? Forse sì, anche per questo sono orgoglioso di ciò che ho fatto".

Così come Moser è orgoglioso dei suoi vini, prodotti in famiglia su ettari di vigneto adagiati lungo l'Adige: "Dedicarmi alla viticoltura una volta finita la carriera ciclistica per me è stato assolutamente naturale. Prima di fare il ciclista, facevo proprio questo, nell'azienda agricola di famiglia".

Quella con Moser non è che una delle tante serate a tema che il Ristorante "Amici del rifugio Crucolo" propone agli amanti del Trentino Alto Adige. Il prossimo 28 luglio la serata sarà dedicata alla birra artigianale prodotta in Trentino.