Gazzetta di Reggio

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casina, FIORAVANTI sul caso pd

«Zini può anche criticarmi ma non uscire dall’Unione»

«Zini può anche criticarmi ma non uscire dall’Unione»

CASINA. Dopo l’annuncio del segretario del circolo di Casina del Partito Democratico, Luca Zini, dell’uscita dello stesso circolo dal coordinamento dell’Appennino, interviene il coordinatore di zona...

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CASINA. Dopo l’annuncio del segretario del circolo di Casina del Partito Democratico, Luca Zini, dell’uscita dello stesso circolo dal coordinamento dell’Appennino, interviene il coordinatore di zona Valerio Fioravanti, oggetto di critiche piuttosto dirette nell’intervento di Zini.

«Zini ha tutto il diritto di criticare il coordinatore di zona – afferma Fioravanti – ma non può farlo dichiarando cose non vere, attribuendomi responsabilità che il coordinamento non può avere. Zini sa benissimo che i circoli sono del tutto autonomi nella loro attività, il coordinamento non è sovraordinato e non decide per loro. Il Partito Democratico si fonda sui circoli comunali che sono del tutto autonomi nelle loro scelte. Nel regolamento della Zona e nel programma politico, approvato dall’Assemblea di tutti i Circoli, Casina inclusa, a febbraio di quest’anno, si dice chiaramente che il coordinamento si occupa di questioni del comprensorio montano non dei singoli comuni, questa è la sua missione».

«Il coordinamento – prosegue Fioravanti – non rappresenta, in miniatura, l’Unione Provinciale, ma un livello politico di partito corrispondente a quello istituzionale: l’Unione Appennino Reggiano. Riguardo la mancanza di condivisone di un progetto per la montagna respingo nella maniera più netta la critica. Grazie all’azione del Coordinamento del Pd Appennino abbiamo difeso e tenuto unito il comprensorio montano, con il solo rammarico di aver perso due comuni. Questo grazie a tutti, anche al circolo di Casina, a tante riunioni, contrastando intenti ben presenti anche nel Pd, dove si dava per irrecuperabile e ingestibile il comprensorio unico ed inevitabile la nascita di tre o quattro unioni». Conclude il coordinatore di zona: «Abbiamo dialogato costantemente, nell’ambito di partito, con la Regione anche quando gran parte delle istituzioni locali ne erano incapaci. I fatti ci hanno dato ragione, ora l’Unione Appennino Reggiano c’è, è considerata da tutti come una grande opportunità».

«Tra l’altro il Pd zona Appennino ha dato un contributo fondamentale nella definizione del programma di mandato politico. Questa unitarietà politica di territorio si è confermata anche con l’elezione del rappresentante all’interno del Consiglio Provinciale, dove Enrico Bini ha avuto un sostegno ben più ampio dei voti del solo Pd nei comuni montani. Invito Zini a non fare ciò che egli critica: sfuggire alla discussione. Intanto perché non ne capisco il motivo visto che si può discutere di tutto, incluso il ruolo del sottoscritto. Poi perché si sottrae ad una precisa responsabilità di essere parte di un partito di governo, che amministra Casina, la quale è parte importante dell’Unione». (l.t.)